"Il passaggio del 25 maggio, sia per i comuni che per le europee, vede nel Pd il punto di riferimento più forte che c'è. Il nostro posto è in piazza senza nessuna timidezza". Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso della direzione del partito. "Mancano 20 giorni al passaggio elettorale - ha detto il premier - e il Pd deve avere il coraggio la forza e la voglia di scegliere il luogo dove vincere le elezioni e per noi questo luogo è la piazza". Renzi ha poi annunciato: "Chiuderò la campagna elettorale nell'ultima settimana tra Firenze e Bari, i due capoluoghi in cui si vota, e sarò in piazza".
"Il 17 e il 18 maggio - ha detto il primo ministro - ci sarà una straordinaria mobilitazione del Pd in tutta Italia, con diecimila banchetti, sia nei comuni dove si vota, sia dove si vota solo alle europee". Renzi ha aggiunto: "Sta diventando un derby tra la rabbia e la speranza, tra chi scommette sul fallimento dell'Italia e chi pensa che l'Italia ce la può fare. Prima eravamo abituati a falchi e colombe, ora ci sono solo gufi e sciacalli".
"Beppe Grillo - ha attaccato il leader Pd - è andato a Piombino per tentare di fare ancora una volta di più lo sciacallo. Perché se c'è un luogo dove non vai ad attaccare il sindacato è una fabbrica in crisi. Non vai alla Lucchini a tentare di mettere i lavoratori e le lavoratrici contro al sindacato".
Il premier ha aggiunto: "Dobbiamo chiedere un voto non perché il governo abbia un consenso leggermente migliore: non è un sondaggio sui ministri, ma è il tentativo per dire che per cambiare l'Europa dobbiamo stare concretamente in campo noi". E a chi lo critica perché gli 80 euro sarebbero solo una misura elettorale, Renzi ha risposto: "No, gli 80 euro sono un antipasto. Sono la prima misura del cambiamento. Sono il tentativo di restituire ai cittadini qualcosa che spetta loro di diritto". Il voto sulla riforma costituzionale, ha assicurato il presidente del Consiglio, è stato spostato a dopo le europee per "evitare lo scontro" da campagna elettorale, ma quella riforma "la portiamo a casa".
"Sull'immigrazione - ha detto Renzi - facciamo la nostra parte, difendiamo Mare nostrum" che "ha permesso di non contare i morti in fondo al mare" e di "arrestare 207 scafisti. Ma diciamo anche che il Mare nostrum non può essere 'nostrum' e basta e se l'Europa ha un cuore deve capire che nel Mediterraneo si gioca la sfida della dignità".
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