domenica 4 maggio 2014

Che bella patria con un padre come questo.

Berlusconi: «Diventerò il padre della patria»

B: «La storia mi assolverà. Renzi: non dura più di 18 mesi». E alCorriere dice: Non siamo sabotatori.

DICHIARAZIONI
Berlusconi avanti tutta. Il leader di Forza Italia sembra aver riacquistato lo smalto dei giorni migliori nel corso di un'intervista a In mezz'ora di Lucia Annunziata. Mostrandosi fiducioso sull'esito delle elezioni europee: «Ho intenzione di arrivare a un buon risultato, sicuramente superiore al 25%. Che insieme agli altri partiti del centrodestra ci porterà a prevalere sul centrosinistra». L'ex presidente del Consiglio ha comunque ammesso - alla luce della condanna nell'ambito dell'inchiesta sui fondi Mediaset - il momento di difficoltà: «Io non sono depresso, sono invenzioni dei giornali. Anche se sono in un momento molto difficile».
ALLA STORIA LA SENTENZA. «La storia chiarirà molto presto questa situazione: uscirò mondato da tutte le accuse che mi hanno fatto e, oso dirglielo, diventerò il padre della patria», ha dichiarato il Cav. E ha aggiunto: «Sono nelle condizioni di dover essere l'uomo del grande cambiamento per il nostro Paese».
IL CAV E MARINA. Berlusconi è tornato anche sul tema della sua successione al timone di Forza Italia, spendendo parole di stima per la figlia Marina: «Ha un grandissimo intuito immediato, più veloce di tutte le donne e gli uomini; ha una grandissima preparazione, visto che è alla testa di un grande azienda; ha una disciplina di vita e di studi notevole». Marina - ha fatto intendere il padre - ha tutti i requisiti per essere una leader, ma «spero non accada. Questo non dipende da me bensì dagli elettori: un leader lo scelgono gli elettori».
RENZI E GRILLO. Il presidente del Milan ha detto la sua anche sui suoi rivali politici Renzi e Grillo: «Renzi ha deluso le mie sperenze. Non dura al di là di un anno, un anno e mezzo, la situazione generale dell'economia imporrà un cambiamento nella classe dirigente e di governo». E sul leader del Movimento 5 stelle: «Ha tendenze dittatoriali».
COLPO DI STATO. Berlusconi è tornato anche sui retroscena sulla nascita del governo Monti, definito come un colpo di stato: «Fu l'attuale presidente della Repubblica a consigliarmi le dimissioni». E ha aggiunto: «Ci è stato sottratto via via un numero crescente di parlamentari, che sono stati convinti a passare con l' opposizione. Fini aveva già tentato nel 2010 ma aveva fallito. Alla fine ci è stato detto che sarebbero usciti altri deputati e ci fu autorevolmente consigliato di dimetterci».
Domenica, 04 Maggio 2014

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