F35, sì in commissione Difesa al dimezzamento degli acquisti
ROMA - Il documento sugli F-35 del Pd è passato in commissione difesa. Prevede la moratoria dell'acquisto fino alla riformulazione del contratto che arrivi al dimezzamento delle spese inzialmente previste. Il documento è passato coi soli voti del Pd, gli altri partiti si sono astenuti tranne Forza Italia e Lega che hanno votato contro.
IL DOSSIER F-35
L'astensione di Sel è arrivata ovviamente non in difesa del programma F-35, ma perché il partito di Vendola ne voleva la cancellazione: "Apprezziamo la scelta del Pd - scrivono i deputati di Sel in commissione Difesa - avremmo, però, gradito tuttavia più coraggio e coerenza, e per questo abbiamo proposto la cancellazione di un programma inutile, con ricadute risibili sul piano occupazionale, che promuove una tecnologia dubbia sotto il profilo dell'efficienza e in stridente contrasto con l'articolo 11 della costituzione italiana".
Il testo proposto dal relatore Gian Piero Scanu, e approvato oggi, ha creato qualche tensione e una lunga trattativa con i ministeri, in particolare Difesa ed Esteri: circolava anche una bozza "emendata" della relazione di Scanu, che cancellava tra l'altro la parola "moratoria" e il riferimento a un necessario voto parlamentare sul Libro Bianco della Difesa. La linea del Pd ha avuto anche un via libera da Palazzo Chigi.
"Abbiamo realizzato una mediazione alta" nell'ambito del "pluralismo" interno al Pd e "nell'autonomia che come gruppo dobbiamo esercitare fino in fondo", ha detto Speranza ieri sera in assemblea.
Polemica sul libro bianco. Nonostante il voto metta d'accordo governo e parlamentari Pd, non è mancata anche oggi una certa frizione. Il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha detto: "Stiamo lavorando al libro bianco, per capire quali sono le reali esigenze del nostro Paese, nell'ambito di questo anche una rimodulazione del programma degli F35".
Una frase che ha fatto storcere il naso a Scanu: "Rispetto l'intelligenza del ministro Pinotti e so che lei rispetta il parlamento. Il libro bianco è il libro bianco della repubblica parlamentare italiana, non della repubblica presidenziale di Francia". E ancora: "Noi nutriamo molte aspettative verso il libro bianco e siamo grati a Pinotti per aver manifestato l'intenzione di presentarlo. Il libro bianco conterrà delle nostre proposte che però saranno valutate dal parlamento. È Il parlamento che decide. Con una battuta posso dire che il libro bianco non è una cambiale in bianco".
L'appello di Avaaz. Dopo il voto il movimento civico globale Avaaz sollecita l'intervento immediato del presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro della Difesa Roberta Pinotti e chiede l'annullamento in via definitiva del programma. Contro "questa folle spesa di 14 miliardi" Avaaz ha raccolto mezzo milione di firme che il mese scorso erano state consegnate ai parlamentari Pd della commissione Difesa e ora saranno fatte pervenire alla Pinotti. Questo per "mantenere alta la pressione sul governo". "Le conclusionidell'indagine parlamentare - commenta Luca Nicotra, rappresentante di Avaaz in Italia - confermano che non possiamo permetterci di sprecare miliardi per comprare questi aerei da guerra, mentre i tagli del governo minacciano servizi pubblici da cui dipendono milioni di italiani afflitti da crescente povertà e disoccupazione. Renzi deve rinunciare subito a questo folle programma se non vuole perdere credibilità di fronte ai cittadini italiani e agli elettori del suo partito".
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