Pressing di Berlusconi per il voto anticipato: "Alle urne con le Europee"
Il leader di Forza Italia rilancia poi le sue proposte di riforma istituzionale: "Una sola camera e capo dello Stato eletto dal popolo"
ROMA - Il governo Letta è costretto a sottostare al fuoco amico del Pd e Silvio Berlusconi torna a spingere per il voto anticipato. "Cinque mesi ci dividono dal 25 di maggio, già lì potremo sperimentare il sistema delle sentinelle del voto formate dai Club. Meglio ancora se insieme alle Europee di maggio riuscissimo ad avere anche le politiche", dice il leader di Forza Italia intervenendo al telefono ad una convention di Grande Sud.
Il Cavaliere parla poi di riforme. "Bisogna cambiare l'assetto istituzionale del paese - fferma - Per cambiarlo bisogna avere la maggioranza assoluta. Se non si arriva a una maggioranza assoluta, non c'è speranza di cambiare questo paese. Gli italiani devono imparare a votare". "L'Italia così non è governabile - insiste Berlusconi - I padri costituenti quando distribuirono i poteri nella costituzione, temendo che si potessero ricreare le condizioni per un nuovo regime, diedero poteri alle assemblee parlamentari, al capo dello Stato, alla Corte costituzionale ma non diedero alcun poter al governo e al presidente del Consiglio. L'architettura costituzionale così com'è non è fatta per decidere ma per vietare".
Il leader di Forza Italia avanza quindi la sua proposta. "Serve una Camera, magari col 50% di componenti in meno, un tempo massimo di 120 giorni per approvare un provvedimento del Consiglio dei ministri e una Corte costituzionale che sia eletta solo dai magistrati e dal Parlamento. Infine, serve conferire ai cittadini il diritto di eleggere direttamente il capo dello Stato".
Intanto sulle fibrilizzazioni che attraversano i rapporti tra il governo e il Pd interviene il leader centrista Pierferdinando Casini: "La nuova politica inizia dal rimpasto: vien da ridere".
Il Cavaliere parla poi di riforme. "Bisogna cambiare l'assetto istituzionale del paese - fferma - Per cambiarlo bisogna avere la maggioranza assoluta. Se non si arriva a una maggioranza assoluta, non c'è speranza di cambiare questo paese. Gli italiani devono imparare a votare". "L'Italia così non è governabile - insiste Berlusconi - I padri costituenti quando distribuirono i poteri nella costituzione, temendo che si potessero ricreare le condizioni per un nuovo regime, diedero poteri alle assemblee parlamentari, al capo dello Stato, alla Corte costituzionale ma non diedero alcun poter al governo e al presidente del Consiglio. L'architettura costituzionale così com'è non è fatta per decidere ma per vietare".
Il leader di Forza Italia avanza quindi la sua proposta. "Serve una Camera, magari col 50% di componenti in meno, un tempo massimo di 120 giorni per approvare un provvedimento del Consiglio dei ministri e una Corte costituzionale che sia eletta solo dai magistrati e dal Parlamento. Infine, serve conferire ai cittadini il diritto di eleggere direttamente il capo dello Stato".
Intanto sulle fibrilizzazioni che attraversano i rapporti tra il governo e il Pd interviene il leader centrista Pierferdinando Casini: "La nuova politica inizia dal rimpasto: vien da ridere".
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