QUALE È STATO IL PEGGIOR POLITICO DEL 2013?
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Politics
Sondaggio: scegli il peggior politico del 2013, tra veterani e new entry
Puntuale come Babbo Natale e tradizionale come le lenticchie a Capodanno, arriva anche quest'anno il sondaggio sul peggior politico degli ultimi 365 giorni. Difficile esimersi per una volta, vista l'abbondante scelta che la scena politica italiana riserva (purtroppo) ai suoi cittadini. E il 2013 in questo non ha fatto eccezione.
L'anno appena trascorso ha riservato parecchi momenti difficili ai politici nostrani, soprattutto per colpa loro. C'è solo l'imbarazzo della scelta. Così capita che ad una habituè come la pasionaria Daniela Santanché, che si può dire raccolga discrete antipatie per i suoi comportamenti spesso oltre il limite, si affianca una new entry come Annamaria Cancellieri, stimato commissario e ministro per molto tempo, finita nell'occhio del ciclone per le telefonate scandalo che hanno portato al rilascio di Giulia Ligresti dalle patrie galere.
Ennesima presenza anche per il veterano Silvio Berlusconi, che quest'anno partecipa da condannato in Cassazione e decaduto. Il Cavaliere comunque non si è certo ritirato dalle scene, dove continua a lasciare il segno denunciando colpi di Stato e parlando del suo amato Dudù. Accanto a lui, l'ex delfino e ex fidatissimo Angelino Alfano, che quest'anno ha deciso di rompere le catene, lasciando il suo padre politico e la sua creatura, la rinata Forza Italia, per fondare il Nuovo Centrodestra. Scelta da molti apprezzata, da altri ovviamente criticata. Con loro l'immancabile Renato Brunetta, che anche quest'anno ha messo del suo per vincere il titolo di peggior politico, tra gaffe e solite aggressioni verbali.
L'outsider per definizione, Grillo, non poteva mancare. Il leader dei Cinque Stelle si è fatto notare per le polemiche con i suoi stessi parlamentari, gli attacchi al Presidente Napolitano e la lista nera dei giornalisti. E chi più ne ha più ne metta. Perché, anche senza uno scranno alla Camera o al Senato, il comico genovese è stato, nel bene e nel male, uno dei politici più influenti dell'anno passato.
Dall'altra parte, spicca il desaparecido Pierluigi Bersani, ormai quasi un fantasma dopo aver ceduto lo scettro di segretario Pd a Guglielmo Epifani e l'ambito posto di presidente del Consiglio a Enrico Letta. Il premier, ovviamente, non poteva mancare, dopo aver spaccato un Paese intero con le sue larghe intese, dividendolo tra chi pensa che abbia fatto bene e chi non ne vuole neppure sentir parlare. Matteo Renzi c'è, diamogli ancora un po' di tempo, ma c'è la resuscitata piddina Marianna Madia, proprio da lui riportata fuori dal dimenticatoio. Infine non poteva certo mancare il senatore pidiellino Antonio Razzi, noto gaffeur, diventato famoso per frasi come "guadagno 12mila euro al mese e non mi ritrovo niente" e per aver paragonato Silvio Berlusconi al Messia. Chiudono Mario Monti e Mario Mauro e, non poteva mancare, Nichi Vendola.
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