Renzi sulla legge elettorale:
«Ora tiriamo su la rete»
Dopo cinque ore ininterrotte la segreteria del Pd, «in trasferta» a Firenze è terminata
UNIONI CIVILI - Poi commenta la reazione di Alfano sulle unioni civili: «Se l'unico problema di Alfano sulle nostre proposte sono le unioni civili ci va di lusso. Trovo invece discutibile che si possa obiettare mettendo in mezzo la famiglia: che cosa hanno fatto i governi Alfano-Giovanardi per la famiglia? Hanno azzerato il fondo per la famiglia. Se la famiglia è una cosa seria bisogna essere coerenti». Continua il sindaco-segretario: «Chi oggi pone il tema delle unioni civili non vuole affrontare il punto centrale: in una settimana vogliamo una risposta sulla legge elettole. Non vorrei si utilizzasse un'arma distrazione di massa».
GLI ATTACCHI A GRILLO E FASSINA - Nella sala stampa del suo comitato, dove campeggiano comunque molti simboli del Pd, Renzi ribatte a Grillo: «Se vale il principio che il Parlamento è abusivo i primi abusivi sono i suoi, allora rinunci ai propri parlamentare e alle loro indennità. Il tema è invece che urge la riforma elettorale proprio per evitare di ritrovarci con un Parlamento di questo tipo» dice il sindaco. E quando un giornalista gli chiede un commento sulle parole del viceministro all’economia Stefano Fassina, Renzi lo interrompe e domanda : «Chi…?». Una battuta che potrebbe aver contribuito alledimissioni di Fassina arrivate un'ora dopo la conclusione della conferenza stampa. Renzi si scaglia anche contro Formigoni e Giovanardi: «Se l'obiettivo è continuare a fare come i signori della politica romana di perdere tempo sappia che noi non ci stiamo: Formigoni e Giovanardi stanno in politica da 30 anni, Formigoni è in parlamento quando io avevo 8 anni. Non è che abbiamo fatto una battaglia per rottamare i nostri leader e poi prendiamo la linea dalle seconde-terze file di centrodestra»
04 gennaio 2014
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