Durante il 2013 nessuno ha catturato l'attenzione della gente di tutto il mondo più di Papa Francesco che, nei nove mesi trascorsi dalla sua elezione al soglio pontificio, ha avviato un'importante revisione nella guida e nella gestione del papato. È quanto scrive oggi il Financial Times, dedicando al pontefice un editoriale intitolato "l'eccezionale figura di Francesco", in cui evidenzia come il Papa stia "sfidando lo status quo su diversi fronti".
"È troppo presto per dire se finirà per placare la diffusa rabbia popolare per gli abusi sessuali dei preti o se affronterà le preoccupazioni espresse dai cattolici riguardo alla rigida ortodossia morale del vaticano", ha sottolineato il quotidiano della City. Tuttavia nel corso dell'anno il Papa ha esercitato un "fascino immenso su cattolici e non cattolici in tre modi": con la sua "modestia personale", con un "tono e un linguaggio diverso" su questioni riguardanti sesso e matrimonio e con una serie di riforme nella gestione della santa sede che gli consentiranno di adottare i cambiamenti.
A parte le "grandi sfide" che attendono oggi la chiesa cattolica, ha però aggiunto il Ft, quello che colpisce di Papa Francesco è con quanta rapidità sia diventato una "figura di riferimento" per quanti si preoccupano di quelli che lui chiama "l'idolo denaro" e "la globalizzazione dell'indifferenza". Molti potranno non concordare con la sua critica al "capitalismo selvaggio", ha concluso il quotidiano finanziario, ma "lui esprime le sue preoccupazioni e le sue ansie con un'onestà e una sincerità che non ha eguali in nessun leader mondiale".