sabato 4 gennaio 2014

Questi sarebbero i parlamentari di quella setta che dichiara di praticare la democrazia diretta. Peggio di Forza Italia.

Regionali, i parlamentari 5 Stelle a Grillo: “Decidi tu e fai in fretta”

Articolo pubblicato il 3 gennaio 2014


emanuela corda
“Caro Grillo, intervieni e fallo in fretta, perché se il Movimento 5 Stelle non dovesse presentarsi alle elezioni regionali del 16 febbraio, sarebbe un fatto molto grave e regaleremmo la vittoria ai nostri avversari senza nemmeno combattere”. È questo il senso di una lettera sottoscritta dai parlamentari sardi del M5S e inviata allo staff nazionale del Movimento, nel tentativo di sbloccare al più presto l’impasse in vista delle consultazioni regionali. L’iniziativa sarebbe partita dalla deputata Emanuela Corda,seguita a ruota dai ‘portavoce’ di Camera e Senato.
Nella missiva, secondo quanto riportato da ambienti molto vicini al Movimento, si pone in particolar modo l‘accento sull’ipotesi che il M5S manchi l’appuntamento elettorale ‘regalando’ così la vittoria agli avversari senza nemmeno tentare di arginare il potere dei partiti tanto criticati. Lo scoglio principale è rappresentato dalla frammentazione del Movimento in diversi gruppi, in primis quello cosiddetto “di Tramatza” – legato al meet up di Cagliari – e quello “diOlbia”, che già a partire da ottobre aveva lanciato le primarie sul web e stava procedendo ad una prima scrematura delle candidature, prima della sconfessione ufficiale di Grillo, a fine novembre. Alle due compagini si aggiunge poi un altro gruppo, “riconducibile all’associazione ‘Cagliari gruppo aperto’”, scrive a Sardinia Post un esponente del M5S, Angelo Carrone. Che precisa: “Si tratta di una serie di adesioni inoltrate al di fuori dei due gruppi di Tramatza e Olbia”. C’è poi l’iniziativa di alcuni aderenti che hanno già inviato una lettera allo staff di Grillo “per chiarire alcuni punti legati alle procedure di selezione degli aspiranti candidati”, scrive sempre Carrone.
In ogni caso i tempi stringono e nell’Isola il Movimento attende un pronunciamento del leader. Che, a rigor di logica, potrebbe agire in due modi. Il primo: costringere le varie anime a trovare un accordo su una ipotetica lista di candidati e indicare in prima persona il leader, oppure ‘certificare’ un’unica lista, sconfessando automaticamente le altre componenti del Movimento ma accorciando notevolmente i tempi.
N. B.

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