sabato 4 gennaio 2014

Anche in questa graduatoria siamo messi male.

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Questa interessante infografica “dove nascere” illustra il cambiamento degli stati migliori per nascere del mondo. L’indice prende in considerazione 11 parametri economici e sociali esposti in un articolo dell’Economist e ripreso dawond.co.uk, che ha realizzato questa esplicativa immagine. I parametri sono ovviamente economici, come reddito pro-capite e PIL, ma anche sociali, comefiducia nelle istituzioni e benessere socialeL’Italia crolla di 17 posizioni, dal quarto al ventunesimo posto. Gli altri Big non se la cavano meglio, con laFrancia che passa addirittura dal secondo al ventiseiesimo posto. Gli Stati Unitisono oggi diciassettesimi, quando nel 1988 erano primi. Gli stati migliori dove nascere sono oggi quelli a bassa densità demografica o molto piccoli, con la Svizzera che è il miglior luogo dove nascere e crescere del mondo.
Ora, si apre il campo delle riflessioni. La prima è quella per cui, se nel 1988 l’Italia era uno dei quattro paesi migliori dove partorire ed allevare la propria prole, è anche vero che oggi, per quei bambini nati negli anni ’80, c’è rimasto poco da sperare. La seconda rappresenta la demografia di uno stato. Le prime dieci posizioni sono occupate tutte da paesi con una bassa densità demografica, come Canada o Australia, o dalla popolazione ridottissima, come Svizzera, Norvegia, Svezia e Singapore. Se negli anni ’80 l’assunto “l’unione fa la forza” poteva essere ancora valido, il crollo in classifica per gli stati densamente popolati è generalizzato. Il modello economico capitalistico che ha impoverito il ceto medio e arricchito chi già era ben più che abbiente è quindi insostenibile nel lungo periodo in stati molto popolati in cui il popolo non abbia un controllo diretto e costante dei propri governanti. La riprova non è solo la crisi, che potrebbe rappresentare solo un termine demagogico, ma anche la felicità e benessere sociale dei cittadini, di cui questa classifica tiene particolarmente conto. Nascere nel terzo millennio è un privilegio per coloro i quali si trovino in stati piccoli o poco densamente popolati, ricchi e predisposti al cambiamento.
D’altro canto nascere in condizioni di favore non sempre stimola creatività e genio, lo dimostra questo aneddoto dal film “Il terzo Uomo” di Carol Reeddove, il personaggio di Orson Welles, il ladro Harry Lime, dice che: “l’Italia per 30 anni sotto i Borgia ha avuto guerra, terrore e omicidi, ma in quel tempo vennero fuori Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento; la Svizzera per 500 anni ha avuto pace ed amore fraterno e cosa mi è venuto fuori? L’orologio a cucù“.


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