lunedì 11 maggio 2015

Come si possa votare un ignorante così è per me difficile da comprendere. Occorre proprio essere come lui per votarlo.

Mammografia, la versione di Beppe Grillo: «Non ho consigliato nulla»

11/05/2015 - di 

Il leader M5S replica alle polemiche sollevate in queste ore con un video: «Giornalisti siete veramente incredibili e vergognosi»

Mammografia, la versione di Beppe Grillo: «Non ho consigliato nulla»
«Sono incazzato come una bestia. Avete messo sui giornali una notizia vergognosa per coprire la marcia per il Reddito di Cittadinanza. Come se io avessi consigliato alle donne di non farsi la mammografia». Beppe Grillorisponde con un video in merito alla polemica sollevata sui giornali sulle sue parole riguardanti l’oncologo Veronesi e la mammografia in Italia.
Beppe Grillo mammografia
GRILLO CONTRO I GIORNALISTI: «SIETE VERGOGNOSI» -«Siete veramente incredibili e vergognosi – attacca – giornali come quelli di De Benedetti, uno che è responsabile della salute di migliaia di persone con le sue centrali a carbone a Vado, si permette di pubblicare e il Corriere gli va dietro, i giornali di Confindustria gli vanno dietro, io avrei detto questo? Siete veramente sconci su questa roba! Sconci! Io non ho consigliato nessuna cosa. Io ho solo detto che siamo in “un’epidemia di diagnosi”. Leggete un libro “Sovradiagnosi” su Pensieroscientifico.it. C’è tutto, sono dati statistici. Non ho voluto fare il medico di consigliare più o meno. Ho detto che oggi si tende con un’informazione tendenziosa come questa fatta dalle grandi case e dai grandi gruppi farmaceutici a trasformare una persona sana in un malato cronico. Grazie a tutti e spero di non incazzarmi così e di calmarmi perchè io poi in fondo sono un francescano. Vi abbraccio e vi bacio tutti». Durante la marcia Perugia-Assisi per il reddito di cittadinanza il leader del Movimento 5 Stelle ha lanciato il sospetto che l’ex ministro venga finanziato da chi vende macchine per le mammografie. «Veronesi – ha dichiarato Grillo al corteo – va sempre in tv a pubblicizzare la necessità per le donne di fare le mammografie. E dice di farle ogni due anni, ma la differenza percentuale di malattia fra chi le fa ogni due anni e chi le fa meno spesso è dolo del due per mille. Ma lui magari prende le sovvenzioni per il suo istituto da chi vende le macchine per fare le mammografie».

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