sabato 16 maggio 2015

Andiamo avanti a tutta tanto i sindacati sono contenti di avere come interlocutori Salvini e la Lega Nord.

Scuola, Cobas indicono due giorni di blocco scrutini e attività. Garante: "è illegale". Renzi: "Ascoltiamo i prof"

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SCUOLA79
Blocco degli scrutini e di tutte le attività della scuola per due giorni consecutivi successivi alla fine delle lezioni: lo hanno indetto i Cobas auspicando che l'azione di lotta riceva l'adesione anche degli altri sindacati del settore. I Cobas hanno anche programmato per il 7 giugno una manifestazione nazionale contro la 'Buona Scuola' del governo. Le due giornate di blocco delle attività variano da regione a regione a seconda del termine delle lezioni. Questa la risposta annunciata dal Cobas "alle minacce di precettazione" dell'Autorità di garanzia degli scioperi. Piero Bernocchi, portavoce nazionale, auspica che "lo stesso facciano tutti gli altri sindacati", invitati comunque a scendere in piazza - assieme al "popolo della scuola pubblica" - domenica 7 giugno.
Matteo Renzi affronta il dibattito sulla scuola su Twitter e prova a spegnere il fuoco della protesta. Ricorda che il Governo ha tenuto una lunga consultazione pubblica e chiarisce che "ascoltare significa ascoltare, non assecondare per forza". Esclude poi timori legati al consenso, perché dice che "le elezioni politiche saranno nel 2018. Quelle europee nel 2019. La scuola c'è sempre".
L'iniziativa dei Cobas per ora non raccoglie un seguito fra le altre forze sindacali. La Cisl per ora esclude il blocco degli scrutini. "Abbiamo un confronto in atto. Aspettiamo l'esito e poi si vedrà" dice Il segretario generale della Cisl, Francesco Scrima. "Ci siamo incontrati con il Governo. Abbiamo un confronto in corso e un appuntamento con il ministro Giannini. Ci aspettiamo - ha dichiarato il sindacalista - un atto di responsabilità da parte del Governo rispetto alle rivendicazioni del mondo della scuola. Dopo questo confronto unitariamente, con gli altri sindacati, decideremo cosa fare, se e come proseguire la mobilitazione. Tutto dipende dalle risposte che arriveranno dall'Esecutivo".
Il blocco degli scrutini è "illegittimo e dannoso", ha puntualizzato già nei giorni scorsi il presidente dell'Autorità Roberto Alesse, aggiungendo: "Spero davvero che il ricorso allo strumento della precettazione resti solo un'opzione teorica, perché, in caso di blocco degli scrutini, sarebbe la via obbligata e doverosa per evitare la paralisi dei cicli conclusivi dei percorsi scolastici (esami di terza media, maturità, abilitazioni professionali)".

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