Scuola, i sindacati bocciano le modifiche del governo alla riforma. "Ci prende in giro, bloccheremo gli scrutini"
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Niente da fare. Il dialogo tra il governo e i sindacati sulla riforma della scuola non sembra portare il risultato sperato, né per una parte né per l'altra. Proprio durante l'incontro a Palazzo Chigi con Stefania Giannini, Graziano Delrio e Maria Elena Boschi, un tweet della Cgil Scuola che cita Susanna Camusso smorza qualsiasi entusiasmo:
Nonostante la Camera abbia ridotto il potere dei presidi, i sindacati continuano a non apprezzare il nuovo corso voluto dal governo (leggi le modifiche alla riforma qui) e minacciano mobilitazioni che rischiano di bloccare gli scrutini di fine anno. Un'idea dei Cobas e dello Snals, che però non viene esclusa dalla Cgil.
Bocciatura anche da parte della Cisl. La leader Anna Furlan trova che le "modifiche introdotte introdotte in Parlamento non sono sufficienti perché non rimuovono i punti critici che noi non condividiamo". Furlan bacchetta l'esecutivo, che ha costruito una riforma senza l'appoggio delle parti sociali ("Se si fossero fatti prima altri incontri con il Governo sicuramente avremmo costruito un percorso più utile per cambiare la scuola") e ricorda che lo sciopero del 5 maggio contro la riforma ha avuto l'adesione del 70%.
Sulla stessa linea il sindacato Gilda.
Da parte sua, Matteo Renzi lascia la porta aperta e promette di tornare a parlare della "Buona scuola" dopo aver ricevuto via Twitter molti messaggi di aperta critica:
Più concretamente, ai sindacati il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti ha avvertito i sindacati che "ci saranno audizioni al Senato per approfondire le questioni": "Terremo conto delle vostre critiche".
Lo scontento dei rappresentanti del mondo della scuola arriva nel giorno della prova Invalsi, boicottata da almeno un quarto dei professori e degli studenti. Per la ministra Giannini si tratta di un boicottaggio "inaccettabile e gravissimo, strumentalizzare
questa questione significa speculare sul futuro dei ragazzi", il sottosegretario Davide Faraone rincara: "Indecente":
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