venerdì 15 maggio 2015

Ma nel 2015 ci possiamo permettere di avere dirigenti come questo?

Bufera per le dichiarazioni sessiste di Belloli 

Il mondo dello sport e della politica contesta le dichiarazioni vergognose e omofobe del presidente della Lega Dilettanti. 

Desk2
venerdì 15 maggio 2015 15:58


Una frase sessista nel corso dell'assemblea del Consiglio del Dipartimento del calcio femminile del 5 marzo scorso "non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche" e il presidente della Lega nazionale dilettanti, Felice Belloli, finisce nella bufera.
Giovanni Malagò chiede chiarezza "Non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche". "Non ho capito se l'ha detto o no. Lui dice di no, spero si chiarisca presto. Ma se tali parole sono state dette, sono totalmente inaccettabili. Di conseguenza, si regoli. Un passo indietro? Se dico inaccettabili, qualsiasi cosa va di conseguenza", ha dichiarato il presidente del Coni. 
Il coordinatore nazionale di Sel, Nicola Fratoianni "Le parole sessiste di Felice Belloli, presidente della lega nazionale dilettanti, sul calcio femminile fanno il paio con le famigerate dichiarazioni del suo predecessore Tavecchio sui calciatori neri. Il governo prenda atto che la cultura di chi dirige il calcio italiano è troglodita e bestiale, attenta solo ai grandi interessi e ai potentati. Dirigenti che non hanno alcun riguardo per lo spirito dello sport. Rimaniamo in attesa di una presa di posizione del governo".
"E' acclarato: in Lega Calcio hanno un problema enorme con le donne e con i diritti". E' il commento lapidario twittato dalla Vicepresidente del Senato Valeria Fedeli (Pd) 

Aurelio Mancuso, presidente dell'associazione Equality Italia"Sarebbe finalmente ora che nel mondo del calcio fosse attuato un vero e robusto rinnovamento, a partire dalle dimissioni di Belloli". "Non è più sopportabile che il calcio italiano sia intriso e governato dalle peggiori patologie sociali come l'omofobia, il razzismo e la misoginia".
Valentina Vezzali "Lo sport italiano non può più permettersi dirigenti che si lasciano andare a frasi e commenti discriminatori, che denotano un atteggiamento incompatibile con i valori sani che lo sport deve, invece, trasmettere". "Purtroppo non è la prima volta che alti dirigenti della Figc negli ultimi anni si macchiano di espressioni offensive inaccettabili. Auspichiamo che i vertici federali seguano con grande attenzione la vicenda delle frasi di Belolli, assumendo con sollecitudine, se queste parole dovessero essere dimostrate, i provvedimenti del caso. Le sole scuse non sarebbero sufficienti".
Il pensiero del presidente della Figc Carlo Tavecchio "Se avesse pronunciato quelle parole sarebbe un fatto grave, è una frase odiosa, inaccettabile". "Gli atti sono stati passati alla Procura, aspettiamo che faccia le sue indagini per appurare il fatto, la Federazione è un organo di garanzia che non può e non deve compiere processi sommari."

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