Riforma Scuola: «In caso di blocco degli scrutini scatterebbe la precettazione»
Lo ha comunicato in una nota Roberto Alesse, presidente dell'Autorità di garanzia per gli scioperi. Intanto, dopo la "lezione" alla lavagna di Renzi, il ddl sulla riforma della scuola arriva a Montecitorio
La riforma della scuola arriva alla Camera, con un testo definito dalla relatrice Maria Coscia (Pd) «migliorato» prendendo in considerazione le obiezioni del mondo della scuola, ma «senza metterne in discussione l’impianto». Le votazioni del ddl inizieranno venerdì, per proseguire da lunedì a mercoledì, giorno in cui si aspetta il verdetto dell’Aula.
BLOCCO SCRUTINI - Nei giorni scorsi i sindacati di categoria, dopo l’incontro tra governo e Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda, Snals e Cobas, avevano annunciato il blocco degli scrutini. Ipotesi bloccata sul nascere dall’Autorità di garanzia per gli scioperi che la ha definita «illegittima e dannosa». Roberto Alesse, presidente dell’Autorità ha spiegato che «allo stato, non cè alcuna comunicazione ufficiale di uno sciopero finalizzato a bloccare gli scrutini, ma, anzi, assisto ad incoraggianti segnali di disponibilità e di dialogo sia da parte del Governo, che da parte dei Sindacati più responsabili. Questo è il tempo della responsabilità. È necessario trovare un punto di convergenza per evitare che le proteste assumano forme eclatanti, con azioni illegittime che danneggerebbero soprattutto gli studenti e le loro famiglie».
PRECETTAZIONE - L’eventuale blocco degli scrutini farebbe scattare immediatamente la precettazione, ossia quel provvedimento amministrativo straordinario col quale si impone il termine di uno sciopero. «La concertazione resta, anche in questo caso, la via maestra per evitare strappi, che lacererebbero il tessuto sociale del Paese. Noi faremo la nostra parte, assicurando il rispetto rigoroso della legge sul diritto di sciopero a tutela degli utenti. Al riguardo, spero davvero che il ricorso allo strumento della precettazione resti solo un’opzione teorica, perché, in caso di blocco degli scrutini, sarebbe la via obbligata e doverosa per evitare la paralisi dei cicli conclusivi dei percorsi scolastici (esami di terza media, maturità, abilitazioni professionali)»
LA DISCUSSIONE GENERALE - L’inizio della discussione generale del decreto è stata annunciata giovedì mattina dal ministro Stefania Giannini che al Gr Rai ha definito La Buona Scuola «una svolta culturale importante per il nostro Paese perché non solo si rimette al centro l’autonomia scolastica, non solo si danno strumenti reali alla scuola per poter far sì che l’autonomia decolli ma soprattutto si immagina di traghettare la scuola dal secolo scorso a questo secolo».
LA MAIL DEI SINDACATI AI PARLAMENTARI -
Nel frattempo i sindacati scrivono una mail ai parlamentari: si tratta di un invito a un’assemblea pubblica fissata per domani, alle 16.30 in piazza del Pantheon, dove si esprimeranno le voci contrarie al ddl: «Gentili deputati e senatori – si legge nella mail – le organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals Confsal e Gilda Unams di Roma e del Lazio hanno promosso un’assemblea pubblica dal titolo “il mondo della scuola incontra i parlamentari di Camera e Senato” che si terrà il giorno 15 maggio con inizio alle ore 16.30 In piazza del Pantheon. Le nostre organizzazioni sarebbero liete di ricevere un contributo alla discussione da parte dei rappresentanti del vostro gruppo parlamentare».
(Photocredit copertina: ANSA/GIUSEPPE LAMI)
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