L’Ue obbligherà i paesi ad accogliere i migranti
Ci sarà una nuova agenda sull'immigrazione e avrà delle importanti novità da Bruxelles. Tra le novità, missioni per sequestrare e distruggere i barconi dei trafficanti. Ne parla Repubblica
Ci sarà una nuova agenda sull’immigrazione e avrà delle importanti novità da Bruxelles. Ne parla oggi Repubblica, in un pezzo a firma di Alberto D’Argenio. Cosa prevede? Obbligo per tutti paesi ad accogliere chi sbarca sulle coste italiane o degli altri paesi rivieraschi, missioni nei porti libici per sequestrare e distruggere i barconi dei trafficanti di esseri umani, aiuti ai paesi di origine e transito per fermare le bande criminali intorno alla Libia. Un documento che sarà approvato mercoledì dalla Commissione europea con il presidente dell’esecutivo comunitario, Jean Claude Juncker, l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Federica Mogherini, il vicepresidente Frans Timmermans e il commissario all’Immigrazione Dimitris Avramopoulos.
La novità di maggior rilievo, se verrà confermata mercoledì, è la proposta di creare un sistema di quote obbligatorie di ripartizione tra tutti i paesi europei dei migranti già presenti sul territorio dell’Unione. Per fare un esempio, gli stranieri oggi stipati nei centri d’accoglienza italiani o maltesi, ormai al collasso, saranno sparpagliati tra i Ventotto con un criterio di quote obbligatorio al quale nessun governo potrà sottrarsi. Saranno poi i paesi in questione a occuparsi delle pratiche di asilo o dei rimpatri in modo da alleggerire non solo i paesi che fronteggiano gli sbarchi, ma anche quelli dove la maggioranza dei rifugiati poi si stabilisce come Germania, Svezia, Francia, Italia o Belgio.
AGENDA DELL’IMMIGRAZIONE: LE DIFFICOLTA’ – Ci sono però delle difficoltà. Spiega Repubblica:
Se passerà l’Agenda dovrà poi essere approvata dal Consiglio (i governi) e dal Parlamento di Strasburgo. Altro percorso non facile. Basta leggere le dichiarazioni rilasciate preventivamente ieri del premier ultranazionalista ungherese Victor Orban: «È un’idea folle quella di dividere gli immigrati fra i paesi dell’Unione, mi opporrò». E ieri l’ambasciatore libico all’Onu, Ibrahim Dabbashi, ha affermato che la Libia non appoggia l’idea di interventi europei nelle sue acque territoriali. Dunque per portare a casa il risultato servirà una vera battaglia politica dentro e fuori all’Unione: in prima linea oltre a Juncker ci saranno Renzi, Merkel e Hollande.
L’iter è lungo…
Proprio lunedì Mogherini sarà a New York per tessere la tela al Consiglio di Sicurezza, vista la necessità di agire all’interno del diritto internazionale. L’Europa punta ad avere una risoluzione delle Nazioni Unite che dia il via libera alla missione entro il summit europeo del 25 e 26 giugno per permettere ai leader Ue di lanciarla prima di luglio. La Commissione conferma poi che verranno triplicati i soldi per Frontex, ovvero per la missione Triton nel Canale di Sicilia. Ambiziosa anche la parte di politica estera dell’Agenda, curata direttamente dalla Mogherini. Si propone di integrare tutte le politiche europee di settore per ottenere risposte dai paesi di origine e di transito: saranno tutte indirizzate al fine di ottenere la massima collaborazione dei governi locali affinché contrastino i trafficanti
Nessun commento:
Posta un commento