L'Open Day di Pizzarotti: "Avanti con le nostre gambe"
Raduno degli eletti del M5s organizzato dal sindaco di Parma. "Il mondo non è fatto di espulsi o dissidenti ma di persone. Rivedere le espulsioni". Presenti molti esponenti critici verso i vertici e gli attivisti che salirono sul palco del Circo Massi E' iniziato in un hotel alle porte della città il raduno degli eletti del M5s organizzato dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti.
Prima dell'avvio il primo cittadino ha risposto così alla domanda sull'eventuale passo indietro di Grillo: "Mi sembra che la direzione sia già questa e l'indicazione delle cinque persone una indicazione di andare avanti con le nostre gambe".
Il suo tour? "Ha sempre fatto quello di lavoro, leggendola così, da questo tour sembra che stia tornando alle origini".
Dello stesso avviso - in merito al tour del leader - la deputata Eleonora Bechis, da tempo in odore di espulsione: "Ha indicato cinque persone per il direttorio quindi torna a fare il suo lavoro" dice riferita alla possibilità che Grillo si impegni in un giro mondiale con un suo spettacolo nel 2015. "Scissione? Siamo qui per confrontarci perché Parma è un esempio".
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Intanto ad accogliere i circa 300 pentastellati accreditati (e una novantina di giornalisti) c'erano un gruppo di cittadini aderenti al comitato "Leggere tra le ruspe" che denunciano la "scandalosa situazione dei plessi e del patrimonio bibliotecario della città".
Pizzarotti ha dato inizio ai lavori - che andranno avanti da programma fino a pomeriggio inoltrato - con un saluto ai partecipanti.
"Dire quello che si pensa è importante perché il mondo non è fatto di etichette, espulsi, dissidenti, critici o di talebani ma di persone con le loro capacità. Dobbiamo ricominciare da qui: riscoprire i valori da cui siamo partiti, che erano un pò meno 'scontrini' e più contenuti", afferma il primo cittadino che dal piccolo palco allestito nell'hotel introduce il primo punto all'ordine del giorno: la spiegazione del lavoro amministrativo che ha portato all'approvazione dello Statuto comunale approvato alcune settimane fa in Consiglio comunale.
Da segnalare il riferimento all'incontro al Teatro Smeraldo del 2009, un momento a cui "dovremmo tornarci a ispirare. Lì c'erano tante persone. Anche tante persone che ci sono qua e che voi chiamate dissidenti o espulsi e per me sono persone che si sono spese per il movimento sempre".
"Siamo a Parma per vivere questo splendido esempio di democrazia partecipata", scrive in un tweet Occupypalco, il gruppo di attivisti che salì sul palco del Circo Massimo per chiedere più trasparenza nel M5S e finì per essere espulso via blog.
Tiene banco la vicenda del tour di Grillo che potrebbe segnare una svolta nella vita del MoVimento anche alla luce della recente nomina di un Direttorio. Il M5S avanti senza Grillo? "Può darsi.
Grillo ha sempre detto che era un megafono. Se il megafono dice cose diverse da prima può darsi che il movimento possa andare avanti anche senza di lui" dice il senatore ex M5S Maurizio Romani, presenta con un'altra decina di parlamentari.
Romani che incassa l'apprezzamento di Pizzarotti: "Dissidenti, espulsi...diamo un nome
alle persone. Romani è una delle persone più capaci che io conosca. Il mondo è fatto di persone e si dovrebbero valorizzare quelle, quindi certe volte io penso che ci si soffermi troppo sul puntiglio e poco sul concreto, sulle cose che si fanno".
"Qui c'è anche Andrea Defranceschi - aggiunge - uno che si è speso cinque anni per il nostro movimento quando valevamo lo 0,0 niente. Io penso sia una persona che possa dare il proprio contributo sempre". Defranceschi che rilancia. "Il vero movimento è qui".
E infatti da Pizzarotti parte un invito al Direttorio: le espulsioni dal M5S "si possono ridiscutere. C'è un concetto di regole più alte. Attraverso questa nuova organizzazione" del direttorio "ci sarà modo di ripensare delle scelte fatte per motivi che non erano riscontrabili". Sul suo conto dichiara: "Io ho paura di perdere posti negli asili, non ho paura della scomunica. Le iniziative che facciamo sono per fare rete".
A segnare la distanza coi vertici del M5s c'è il mancato confronto sull'iniziativa parmigian: "Grillo e Casaleggio non li ho sentiti. Ho sentito Di Maio" afferma il primo cittadino mentre per l'europarlamentare M5s Marco Affronte il leader è una persona "che ha dato tanto", ma
per crescere non si può pensare di continuare a dipendere da lui anche se "non siamo sicuramente adesso nel momento di dire facciamo a meno di Grillo. Sarebbe una follia".
Dal raduno parmigiano arriva anche lo sfogo del deputato Cristian Iannuzzi: "Il M5S come era nato ed era stato pensato non esiste più. Ormai è un'altra cosa. Grillo ha violato un accordo", sottolinea riferendosi al direttorio, "una struttura intermedia che nell'idea di democrazie diretta non esiste". "Per questo motivo sono pronto a dimettermi da parlamentare - conclude - ho chiesto alla base. Se vogliono che lasci, lo farò. Se dicono no? Combatterò finchè posso e mi cacceranno".
Il suo tour? "Ha sempre fatto quello di lavoro, leggendola così, da questo tour sembra che stia tornando alle origini".
Dello stesso avviso - in merito al tour del leader - la deputata Eleonora Bechis, da tempo in odore di espulsione: "Ha indicato cinque persone per il direttorio quindi torna a fare il suo lavoro" dice riferita alla possibilità che Grillo si impegni in un giro mondiale con un suo spettacolo nel 2015. "Scissione? Siamo qui per confrontarci perché Parma è un esempio".
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Intanto ad accogliere i circa 300 pentastellati accreditati (e una novantina di giornalisti) c'erano un gruppo di cittadini aderenti al comitato "Leggere tra le ruspe" che denunciano la "scandalosa situazione dei plessi e del patrimonio bibliotecario della città".
Pizzarotti ha dato inizio ai lavori - che andranno avanti da programma fino a pomeriggio inoltrato - con un saluto ai partecipanti.
"Dire quello che si pensa è importante perché il mondo non è fatto di etichette, espulsi, dissidenti, critici o di talebani ma di persone con le loro capacità. Dobbiamo ricominciare da qui: riscoprire i valori da cui siamo partiti, che erano un pò meno 'scontrini' e più contenuti", afferma il primo cittadino che dal piccolo palco allestito nell'hotel introduce il primo punto all'ordine del giorno: la spiegazione del lavoro amministrativo che ha portato all'approvazione dello Statuto comunale approvato alcune settimane fa in Consiglio comunale.
Da segnalare il riferimento all'incontro al Teatro Smeraldo del 2009, un momento a cui "dovremmo tornarci a ispirare. Lì c'erano tante persone. Anche tante persone che ci sono qua e che voi chiamate dissidenti o espulsi e per me sono persone che si sono spese per il movimento sempre".
"Siamo a Parma per vivere questo splendido esempio di democrazia partecipata", scrive in un tweet Occupypalco, il gruppo di attivisti che salì sul palco del Circo Massimo per chiedere più trasparenza nel M5S e finì per essere espulso via blog.
Tiene banco la vicenda del tour di Grillo che potrebbe segnare una svolta nella vita del MoVimento anche alla luce della recente nomina di un Direttorio. Il M5S avanti senza Grillo? "Può darsi.
Grillo ha sempre detto che era un megafono. Se il megafono dice cose diverse da prima può darsi che il movimento possa andare avanti anche senza di lui" dice il senatore ex M5S Maurizio Romani, presenta con un'altra decina di parlamentari.
Romani che incassa l'apprezzamento di Pizzarotti: "Dissidenti, espulsi...diamo un nome
alle persone. Romani è una delle persone più capaci che io conosca. Il mondo è fatto di persone e si dovrebbero valorizzare quelle, quindi certe volte io penso che ci si soffermi troppo sul puntiglio e poco sul concreto, sulle cose che si fanno".
"Qui c'è anche Andrea Defranceschi - aggiunge - uno che si è speso cinque anni per il nostro movimento quando valevamo lo 0,0 niente. Io penso sia una persona che possa dare il proprio contributo sempre". Defranceschi che rilancia. "Il vero movimento è qui".
E infatti da Pizzarotti parte un invito al Direttorio: le espulsioni dal M5S "si possono ridiscutere. C'è un concetto di regole più alte. Attraverso questa nuova organizzazione" del direttorio "ci sarà modo di ripensare delle scelte fatte per motivi che non erano riscontrabili". Sul suo conto dichiara: "Io ho paura di perdere posti negli asili, non ho paura della scomunica. Le iniziative che facciamo sono per fare rete".
A segnare la distanza coi vertici del M5s c'è il mancato confronto sull'iniziativa parmigian: "Grillo e Casaleggio non li ho sentiti. Ho sentito Di Maio" afferma il primo cittadino mentre per l'europarlamentare M5s Marco Affronte il leader è una persona "che ha dato tanto", ma
per crescere non si può pensare di continuare a dipendere da lui anche se "non siamo sicuramente adesso nel momento di dire facciamo a meno di Grillo. Sarebbe una follia".
Dal raduno parmigiano arriva anche lo sfogo del deputato Cristian Iannuzzi: "Il M5S come era nato ed era stato pensato non esiste più. Ormai è un'altra cosa. Grillo ha violato un accordo", sottolinea riferendosi al direttorio, "una struttura intermedia che nell'idea di democrazie diretta non esiste". "Per questo motivo sono pronto a dimettermi da parlamentare - conclude - ho chiesto alla base. Se vogliono che lasci, lo farò. Se dicono no? Combatterò finchè posso e mi cacceranno".
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