I lavoratori sono pronti a tornare in piazza
Camusso: “La precettazione è un atto grave”
Lavoratori in piazza domani per lo sciopero generale promosso dalla Cgil e dalla Uil contro il Jobs act, la legge di Stabilità e le politiche economiche e industriali del governo Renzi.
In piazza anche gli studenti. “Non in nostro nome, non in nome delle studentesse e degli studenti, non in nome della generazione precaria – spiega Riccardo Laterza, portavoce nazionale della Rete della Conoscenza – scenderemo in piazza per dare voce alle istanze di cambiamento che vengono dalle scuole occupate e dai percorsi di partecipazione che dal 10 ottobre si sono attivati, istanze frutto di bisogni reali e rigettano ogni strumentalizzazione da parte di un governo che dietro lo scudo dei giovani e del nuovismo sta imponendo le stesse misure di quelli precedenti”.
Il segretario generale della Cgil Susanna Camusso parlerà a Torino, ma la manifestazione, connotata dallo slogan “Così non va”, si estende in oltre 50 piazze italiane.
E il clima si annuncia caldo già oggi. Il primo attacco è per il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, che ha deciso di precettare i ferrovieri. ”Non credo – dice Camusso a La Repubblica – che la decisione sia presa in solitudine, perché è un atto grave. La nostra risposta è in atto, con forme di protesta e denuncia. C’è la richiesta della revoca della precettazione. Se il governo la mantiene la rispetteremo, ma è un atto grave. Stiamo valutando, non finisce lì perché secondo noi si viola la legge e un uso strumentale della legge. Ma non abbiamo ancora avuto il testo dell’ordinanza, che valuteremo. Lo abbiamo appreso dai giornali. Vorrei sottolineare come le procedure non siano rispettare, con atti unilaterali che alzano i toni del conflitto”.
La Camusso ha parlato anche dello scandalo che ha travolta la Capitale: “Dopo l’indignazione vorremmo sentire dire dal governo che cambierà il regolamento del sistema degli appalti perché ad ogni grande appalto salta fuori uno scandalo. È il sistema che va cambiato. Introducendo trasparenza, garantendo la sicurezza dei lavoratori, e dell’ambiente”.
“C’è profondo rispetto per i sindacati, non la pensiamo come loro, cambieremo paese anche per loro ma garantiamo la massima collaborazione istituzionale e mi auguro che si risolvano in poche ore le polemiche tra Lupi e Camusso”. Lo ha detto Matteo Renzi in conferenza stampa ad Ankara.
Nell’incontro con i giornalisti, il premier ha toccato anche il tema delle riforme. ”Ci sono talvolta incidenti di percorso” – ha detto, a questo proposito, riferendosi a quello che “ieri è accaduto in commissione alla Camera”. “Recupereremo in Aula – ha aggiunto – perché non è possibile fare soluzioni pasticciate e perché questo voto è stato considerato come segnale politico”.