Gettato dal tetto e lapidato, così l'Is uccide un gay in Siria
Gettato dal tetto di un palazzo di tre piani e poi lapidato a morte. E' la sorte terribile di un uomo trucidato dai jihadisti dello Stato islamico (Is) perché omosessuale. Le orribili immagini della sua morte sono statediffuse da un account Twitter legato all'organizzazione estremista che controlla ampie parti dell'Iraq e della Siria e nelle quali applica una rigida interpretazione della sharia. .
Nella sequenza delle immagini, la cui autenticità non può essere accertata, si vedono prima 7-8 militanti dell'Is, a volto coperto, insieme al condannato in cima al tetto del palazzo. Poi c'è un'immagine che ritrae il gruppo jihadista fotografato da vicino: in questa si vede un uomo leggere la condanna a morte, il cui testo viene riportato nella didascalia: "Il tribunale islamico di Wilayet al-Furat ha deciso che un uomo che ha praticato la sodomia deve essere gettato dal punto più alto della città e poi lapidato a morte". L'Adnkronos ha scelto di pubblicare solo queste due immagini della violentissima sequenza.
Di seguito si vedono altre due raccapriccianti foto che mostrano rispettivamente il volo dell'uomo lanciato dal tetto del palazzo e lo schianto a terra. L'ultima ritrae da lontano il condannato senza vita con la faccia rivolta a terra Wilayet al-Furat è un termine che i jihadisti usare per indicare un'area a cavallo tra la Siria e l'Iraq, laddove il fiume Eufrate entra in Iraq nei pressi del valico di frontiera di Albu Kamal-Qaim.
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