mercoledì 10 dicembre 2014

Grillo adesso si accorge che nella Lega Nord si rubava. Noi lo diciamo da anni ma lui non aveva detto il contrario?

Grillo: «Siamo gli unici fuori dagli scandali, anche la Lega ha rubato»

La presentazione del referendum anti-euro è l’occasione per rivendicare il ruolo del Movimento Cinque Stelle nella politica : «Geneticamente diversi, cercano di espellerci»

di Redazione Online

Grillo riparte dall’euro: anzi, dalla campagna anti-euro. Per rispolverare propositi (e voti) il leader dei Cinque Stelle mercoledì pomeriggio al Senato presenta insieme ai suoi il referendum contro la moneta unica. Un’occasione unica per rispondere, in maniera diretta o indiretta, a tutti gli attacchi contro il Movimento: «Non dobbiamo più dimostrare chi siamo, siamo quel che siamo. Abbiamo superato la fase degli scontrini», rivendica Grillo, spiegando: «Noi siamo un corpo estraneo, e cercano di espellerci, ci hanno messo in un angolo». Ma anche l’occasione giusta per parlare di Mafia capitale, a partire dalle intercettazioni di Buzzi e Carminati in cui viene fattoi l suo nome: «Noi non ci siamo dentro questa kermesse di spartizioni, Mafia capitale ha paura di noi, Buzzi dice esplicitamente che Grillo ha distrutto il Pd». «Oggi dicono- racconta Grillo- ‘Sarebbe bello mettere a Roma un sindaco della Lega´. Hanno rubato, hanno rubato anche loro, e sono stati 8 anni al governo. Maroni ha finanziato con 32 mln di euro i campi nomadi. La Lega c’era dentro». «Elezioni»per sistemare le cose a Roma?, si chiede Grillo. «Non so che vuole fare Renzi ma noi vorremmo capire: si sente dire che le elezioni nel Lazio sono state truccate.. .e chi vi dice che non sono state truccate anche le europee? Io me lo ricordo quel momento lì». In ogni caso, se si andrà al voto anticipato, «noi siamo pronti, mi piacerebbe», sostiene l’ex comico. Ma la parola «mafia», per il leader del M5S, «depista: ci ricorda qualcosa che non esiste più. Oggi esistono associazioni mafiose fatte da banchieri, commercialisti, politici, magistrati e poliziotti..». 
«Renzi un personaggetto, Salvini messo lì apposta»
«Oggi non sono morto, ma sono solo uno che cerca di dare una mano, io non ho una carriera politica davanti, non ho fatto i soldi con questo. O lo fai per passione o non lo fai...», sottolinea Grillo. Che non risparmia i suoi commenti caustici per nessuno. Renzi? «Voi lo sapete bene che cosa è Renzi..un personaggetto: dice: arrestiamo tutti, ma il suo partito è dentro ogni cosa». Salvini?«E’ stato messo lì per togliere noi dal confronto dialettico». I giornalisti? «Mi rincorrono davanti a casa mia e mi chiedono se sono depresso, se sono stanco. Cari giornalisti, qualsiasi cosa mi chiediate vi risponderò in modo che il vostro editore sia contento. La professione del giornalista non c’è più, forse non c’è mai stata». Pizzarotti? «Più che correnti ostili abbiamo degli spifferi», ironizza. Massimo Giannini, conduttore di Ballarò? «Rimango stupito quando in tv dopo un’apparizione di Di Battista, che ha fatto un ottimo intervento, in studio c’erano risolini, anche dal piccolissimo uomo messo lì da De Benedetti». I politici fotografati con i malavitosi? «Pensa se fossi un ministro... Che faccio vado a una cena e prendo 10mila euro? E a noi ce la menano per le ricevute?».
I motivi del referendum
«E’ chiaro che l’euro non è più sostenibile», dicono i Cinque Stelle, sostenendo che anche una parte del Pd sia favorevole all’uscita dalla moneta unica. «Rincorrere il deficit, aumentare il debito, sono un circolo vizioso per l’economia italiana che non ci permette di capire come vivono i cittadini italiani», spiega il deputato grillino Giorgio Sorial.«L’euro è stato applicato con le stesse modalità a Paesi poveri e ricchi, costringendo così Paesi deboli a rincorrere Paesi forti: questa situazione porta malessere, non benessere. Abbiamo cittadini che si ritrovano in condizioni economiche fragili, che sono inevitabilmente più soggetti a logiche di voto di scambio. Tutto è correlabile alle politiche economiche che non si fanno in Italia. Vincolati come siamo al 3% e agli zero virgola, non possiamo investire. Invece dovremmo poter spendere, ma per i cittadini. Abbiamo governi, come quello di Renzi, che spende per marchette, mentre noi, con la nostra Finanziaria buona, proponiamo di spendere per scopi utili, come il dissesto idrogeologico. Una moneta nostra ci permetterebbe di controllare gli investimenti da fare e spendere quella moneta per i cittadini italiani senza rincorrere logiche di riduzione del debito». 
La manovra alternativa 
Secondo Laura Castelli, deputata del M5S, arrivando ad uno sforamento del rapporto deficit/Pil del 4,4%, quindi sforando il limite del 3% fissato dall’Ue, si potrebbe attuare la Finanziaria buona, che prevede, tra le altre cose, il dimezzamento delle indennità parlamentari, la soppressione degli enti inutili, il taglio dei fondi alle scuole private, l’aumento delle tasse sulle compagnie petrolifere, il reddito di cittadinanza, l’abolizione della riforma Fornero, l’abolizione dell’Irap alle micro imprese, i nuovi fondi per il dissesto, la banda larga, la stabilizzazione degli ecobonus. «Tutto questo, che per noi è reale, vede in prima persona il cittadino: questo referendum è anche rimettere in primo piano il ruolo del cittadino- spiega Castelli - L’iter, nato il 14 novembre con il disegno di legge depositato in Cassazione, prosegue con la raccolta firme, a partire dal 13 dicembre, a maggio 2015 con la legge di iniziativa popolare e a dicembre 2015 con il referendum». 

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