venerdì 12 dicembre 2014

Dove prendono i dati i bugiardi della Cgil e della Uil non è dato sapere. In piazza tutti i pensionati ormai il 70% degli iscritti al sindacato. Un sindacato che difende interessi e privilegi costituito ed ha distrutto il nostro paese. Mandiamo questi 770 mila nullafacenti all'estero e riprendiamoci i nostri migliori giovani.

La piazza contro Renzi

Manifestazione per lo sciopero generale della CGILAlla manifestazione di Roma hanno partecipato 40 mila persone. Questa la stima fornita da Cgil e Uil per il corteo promosso per lo sciopero generale contro il Jobs Act e la legge di stabilita’.
I primi dati che provengono dal settore industriale segnano un’altissima adesione allo sciopero generale proclamato per oggi da Cgil e Uil dietro le parole ‘Così non va!’. Lo fa sapere una nota della Cgil, secondo la quale da una prima rilevazione risulta, infatti, un media di adesione del70,2%, mentre sono affollatissime le cinquantaquattro piazze dove si stanno tenendo i cortei e le manifestazioni a sostegno dello sciopero generale. Dati quindi molto alti ovunque su tutto il territorio nazionale, con punte spesso anche del 100%.  Dai numeri che stanno arrivando al dipartimento di organizzazione del centro confederale Cgil risulta che alla Michelin (350 addetti) e alla Pirelli (1.210 addetti) di Settimo Torinese si registra il 100% di adesione, sempre a Settimo Torinese l’adesione alla Oreal è del 98% su 400 addetti. Alla Luxottica (600 lavoratori) di Lariano Po, sempre in Piemonte, l’adesione è al 60%. Alla Marcegaglia, la sede centrale di Mantova, l’adesione è di oltre l’80%. A Genova alla Selex Se (2.000 addetti) l’adesione è del 60% mentre alla Fincantieri di Sestri Ponente (550 addetti) siamo all’84,9%. All’Ilva su 1.750 addetti lo sciopero è del 90% mentre ad Ansaldo Energia su 2359 addetti il 70% dei lavoratori ha incrociato le braccia. Alla Aster, sempre a Genova, su 393 addetti siamo al 71,2%. Al Nuovo Pignone di Firenze su 2.990 addetti l’adesione è del 78,8% mentre alla Sammontana di Empoli siamo ad un’adesione pari 96,4% su 700 dipendenti. A Bologna alla Teconforni (220 addetti) siamo al 95%, alla Coop Costruzioni (450 addetti) al 75%. Ancora: alla Menarini de L’Aquila su 107 addetti l’adesione allo sciopero è del 99%. Ad Ancona alla Fincantieri siamo 56,4% di adesione su 532 addetti mentre ai Cantieri Crn (297 addetti) l’adesione è del 94,9% mentre ai Cantieri Isa (106 addetti) siamo al 98,1%. A Terni alla Ast l’adesione è del 70% su 2400 addetti. Alla Melluso in Campania l’adesione è del 76% mentre alla Prysman è del 100%. A Potenza alla Italtractor la percentuale di adesione allo sciopero è del 75% su 300 addetti. A Matera, alla Italcementi l’adesione è del 70% mentre alla Natuzzi (186 lavoratori) l’adesione è totale, il 100%. All’Ilva di Taranto su 11.800 siamo a circa il 60% di adesione così come all’Alenia di Foggia dove sono impiegati 1000 lavoratori.  A Gioia Tauro, i 42 addetti continuano lo sciopero della fame, l’adesione è del 100%.  Infine, conclude la nota, c’è anche un dato generale che riguarda la Barilla, dove la media di adesione allo sciopero nei suoi stabilimenti è del 60%.

      

“Siamo 30.000″. Lo fa sapere la Cgil protagonista con la Uil della manifestazione a Firenze che accompagna lo sciopero generale indetto dai due sindacati contro le politiche del governo: Jobs Act, legge di stabilità, politiche economiche, pubblica amministrazione. Tre in tutto le manifestazioni di area vasta in Toscana: Firenze, Pisa e Siena. “Le riforme del governo- sottolinea Mauro Fuso, segretario della Camera del lavoro di Firenze- non ci convincono, non sono adatte per risolvere i problemi del lavoro perché non creano occupazione, che non si crea solo con le regole. Per questo manifestiamo a Firenze, in Toscana con altre due manifestazioni importanti, e in tutta Italia”.  Tanti gli striscioni in corteo: “Il Pd è nemico dei lavoratori”, è scritto su un cartello della Rsu della Gkn. E ancora: “Schiavi no, Operai si. Articolo 18 sì”. C’è chi poi, come la Uil, ha portato in piazza palloncini di Pinocchio con il volto del premier Renzi, con la scritta “Matteo stai sereno” sulla fronte. “Lo sciopero generale- continua Fuso- è sempre una scelta difficile, complicata: tuttavia questa adesione massiccia è un grande risultato”. La polemica con il ministro Lupi? “Il governo e Lupi in particolare- sottolinea il segretario della Cgil Firenze- avevano preso una strada sbagliata. Lupi si è smosso dopo l’intervento del presidente del Consiglio, che si è deresponsabilizzato completamente su quella scelta. Io credo però che dietro la precettazione del ministro ci sia stata una decisione collegiale partita da Renzi. L’errore è stato riparato, però il governo non ha fatto una bella figura”.
Sono probabilmente oltre 10.000 i manifestanti che hanno riempito via Rizzoli a Bologna questa mattina per lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil. Durante il comizio finale i leader sindacali hanno anche fornito una stima ufficiale: 30.000 persone in centro, per uno sciopero che comunque ha avuto adesioni rilevanti in tanti luoghi di lavoro. La manifestazione si e’ conclusa con l’intervento di Franco Martini, della segreteria nazionale Cgil, che non ha risparmiato una stoccata sul voto regionale del 23 novembre, caratterizzato dal flop dell’affluenza ferma al 37,7%. “Si spenderanno tante menti e tanti soldi per fare l’analisi del voto in Emilia-Romagna- ha detto- ma basta venire in mezzo ai nostri cortei e si capira’ da dove nasce quella disaffezione”. (Dire)

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