Renzi, “non lasceremo Roma in mano ai ladri”
Intervenendo a Factory 365, convention dei Giovani Democratici, il premier non risparmia stilettate agli avversari. «Grazie al nostro lavoro Grillo torna a fare i tour», ha detto. E sul leader della Lega: «Non possiamo avere paura di lui»
«Prendere una tangente è la cosa peggiore che un politico possa fare e con noi quelli hanno chiuso. Non mi basta lo sdegno delle prime 48 ore, bisogna fare rapidamente i processi, chi è colpevole paghi fino all’ultimo centesimo e all’ultimo giorno perché non è possibile che in Italia non paghi nessuno. Ogni giorno chiederemo che si facciano velocemente i processi. Non sappiamo se quello che emerge dipinge dei tangentari all’amatriciana o dei mafiosi, lo dirà la magistratura ma noi non lasceremo la capitale in mano ai ladri. Roma è troppo grande e bella per lasciarla in quelle mani». È l’annuncio della linea dura di Matteo Renzi dopo l’inchiesta sulla cosiddetta Mafia Capitale scoperta a Roma. Intervenendo a Roma a Factory 365, la Leopolda dei Giovani Democratici, il premier ha speso parole di fuoco contro politici corrotti chiedendo condanne esemplari e l’inizio nella città di un nuovo corso. «Non la lasceremo in mano ai ladri», ha promesso.
RENZI, FRECCIATE A GRILLO: «ORA NEL M5S UNO NON VALE PIÚ UNO»– Non sono certamente mancate frecciate agli avversari politici e riferimenti alle divergenze all’interno del Pd. Il segretario ha chiesto uno sforzo all’unità e precisato che l’esperienza del governo si concluderà nel 2018. «Chi se ne frega se uno è renziano, civatiano o cuperliano, usiamo il partito per affrontare questioni grandi e vere e non per prendere uno strapuntino e diventare consigliere di quartiere e via più su. La politica o è passione o è tristezza. E’ il primo dei quattro anni che faremo insieme, la durata della segreteria e della legislatura devono andare insieme. Siamo qui per cambiare il paese che quelli prima di noi non sono riusciti a cambiare. Dobbiamo prendere il paese e restituirlo non solo più bello, ma più semplice e più capace di crederci, più capace di entusiasmarsi». Sul Movimento 5 Stelle Renzi ha poi affermato: «Grillo torna a fare i suoi tour grazie al vostro, al nostro lavoro. E questo è un bene per lo spettacolo. Ora dicono che nei 5 Stelle uno non vale più uno. Ma io non penso che uno vale uno: ciascuno conta come gli altri, ma se ciascuno di voi si mette in gioco vale molto di più».
RENZI, SULLE RIFORME: «L’ITALICUM CI COSTRINGERÀ AD ESSERE SERI» – Su Matteo Salvini invece Renzi ha ricordato la recente copertina di Chi con l’immagine del leader della Lega Nord a torso nudo: «Non possiamo avere paura di Salvini. Non fa paura, e mi riferisco alle idee politiche e non alle copertine. Io ho fatto Fonzie, lui può fare l’orso Yoghi. I campi rom noi li abbiamo smantellati, nella legge di stabilità mettiamo 200 milioni per le periferie, queste situazioni non si risolvono con manifestazioni e demagogia. Non serve la demagogia di chi da 20 anni ti rappresenta ma non è stato in grado di risolvere problemi». Per quanto concerne infine le riforme il premierha poi fatto riferimento alla legge elettorale. «L’Italicum ci costringe a diventare un partito, indicando un capolista si farà la selezione della classe dirigente senza spartire i posti tra le correnti. La legge elettorale con il meccanismo del collegio e poi delle preferenze ci impone di essere un partito serio».
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