martedì 18 novembre 2014

Questi tre hanno distrutto il nostro paese. E' venuta l'ora per i giovani di mandarli a casa e riprendersi l'Italia.

Anche la Uil annuncia lo “sciopero generale”. L’appello di Cisl e Cgil: “Scegliere insieme la data”

Sigle in pressing dopo l’incontro con il ministro Madia. Previsto un vertice a tre con Camusso, Furlan e Barbagallo. «Serve una mobilitazione generale e unitaria»
ANSA
Il ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia

18/11/2014
Dopo la Cgil anche la Uil annuncia lo sciopero generale. E mercoledì mattina, in occasione dell’apertura del congresso è previsto un un vertice tra i segretari generali di Cgil, Susanna Camusso, e Cisl, Annamaria Furlan, mentre per la Uil parteciperà il segretario generale in pectore, Carmelo Barbagallo. Al centro del confronto proprio le iniziative di sciopero. La Cgil aveva già annunciato la data (5 dicembre), la Cisl invece ha appena dichiarato uno stop limitato al pubblico impiego chiedendo però «alle 12 categorie di Cgil, Cisl e Uil che hanno fin qui messo in atto la mobilitazione per definire insieme la data», entro il mese di dicembre. 

CISL LAVORO: “MOTIVAZIONI DELLA PROTESTA RAFFORZATE”  
Oggi è stato il coordinatore Cisl Lavoro pubblico, Francesco Scrima, a dare notizia dello sciopero, spiegando che «nell’incontro svoltosi ieri sera a Palazzo Chigi alla nostra richiesta», il rinnovo del contratto, «ha fatto riscontro la totale indisponibilità espressa a nome del Governo dalla ministra della Funzione Pubblica, Marianna Madia», con la conferma del blocco «almeno per il 2015». 

Pertanto, evidenzia Scrima in una nota, «non solo si confermano, ma si rafforzano le motivazioni della protesta e si impone la necessità di avviare una nuova fase di mobilitazione e di lotta, sugli obiettivi indicati nella piattaforma della manifestazione» di sabato 8 novembre e «confermandone coerentemente il carattere unitario». Il sindacalista fa sapere che le categorie del lavoro pubblico della Cisl hanno chiesto questa mattina la disponibilità delle federazioni di Cgil e Uil ad un incontro urgente «per concordare le modalità di una nuova fase di mobilitazione unitaria, con l’individuazione della data in cui proclamare, entro il mese di dicembre, lo sciopero dei lavoratori di tutti i comparti pubblici». 

CGIL: “LA RISPOSTA SIA UNITARIA”  
Sulla Pubblica amministrazione, dopo l’incontro di ieri a Palazzo Chigi, «le scelte politiche del Governo e le misure legislative adottate confermano la giustezza dello sciopero generale indetto dalla Cgil e l’appello alle altre organizzazioni sindacali confederali per una risposta di tutti». Così la Cgil in una nota. «L’incontro di ieri sera a palazzo Chigi tra Governo e sindacati, si spiega nel comunicato, «non ha portato alcuna novità al quadro legislativo determinato dalla legge di Stabilità, dal ddl sulla riforma della Pubblica amministrazione e dal piano “Buona Scuola”, segnando, invece, una continuità con le politiche che il Governo ha assunto sul tema della Pa, della conoscenza e del lavoro pubblico». Per il sindacato di corso Italia, «non c’è stata alcuna apertura sul rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro bloccati dal 2010. Secondo il ministro Madia, infatti, il rinnovo sarà possibile solo quando si uscirà dalla crisi», come su altri temi. 

CAMUSSO: “DA GARANTE PAROLE NON UTILIZZABILI”  
Da Bari il leader della Cgil, Susanna Camusso, commenta le critiche rivolte dal Garante per gli scioperi sull’astensione dal lavoro proclamata dalla Cgil per il prossimo 5 dicembre. «Il Garante usa parole che non sono utilizzabili, tipo quella di “illegittimo”. Al massimo può sollevare problemi di concomitanza con altri settori. Voglio dire che non si fanno dichiarazioni pubbliche prima ancora di aver fatto alcuna contestazione in merito alla proclamazione dello sciopero che è intervenuta».  

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