Napoli, Fiom in corteo con precari e movimenti. In piazza Luigi de Magistris. Operai arrivano in limousine (FOTO, VIDEO)
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Una burla contro il governo: gli operai della Fiat di Pomigliano d'Arco raggiungeranno Napoli in limousine per dimostrare che i lavoratori "se uniti raggiungono il potere". L'auto, una Hummer limousine di 10 metri, partirà alle otto e trenta dai cancelli dello stabilimento Fiat Chrysler e arriverà alla manifestazione della Fiom convocata per il 21 novembre contro il Jobs Act.
Ma non sarà soltanto una mobilitazione operaia: in piazza con Maurizio Landini nel capoluogo partenopeo scenderanno precari, studenti, movimenti e antagonisti che hanno deciso, già dallo sciopero Fiom dello scorso venerdì a Milano, di avvicinarsi al sindacato Cgil dei metalmeccanici. Al corteo sarà presente anche Luigi de Magistris,che in giornata conoscerà il proprio destino: il Consiglio di Stato renderà pubblica la sentenza sul reintegro dell'ex magistrato alla poltrona di primo cittadino. Con lui si mescoleranno alla manifestazione il vicesindaco Tommaso Sodano, da sempre sensibile alle tematiche ambientaliste che trovano spazio nella piattaforma, e l'assessore al patrimonio Sandro Fucito. Che la giunta napoletana partecipi alle mobilitazioni anti-governo non è una novità: è accaduto anche all'appuntamento a Bagnoli contro il decreto Sblocca-Italia.
Lo sciopero di Napoli, proclamato dalla Fiom per il Centro-Sud, segue quello celebrato venerdì 14 novembre a Milano che coinvolgeva le regioni del Nord. A scioperare per otto ore saranno gli operai di Campania, Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria e Basilicata. Si terrà invece il 12 dicembre lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil contro l'esecutivo.
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La Fiom invita alla partecipazione i lavoratori precari, i disoccupati "e chi è convinto che per questo paese serva altro dal Jobs act". Spiegano gli operai di Pomigliano: "Il Jobs Act non è altro che il piano Marchionne allargato all'Italia intera - affermano - gli imprenditori potranno licenziare liberamente, e nessuno sarà più sicuro di poter rientrare anche se ha ragione, come è capitato a noi".
Il corteo Fiom partirà alle 9.30 da piazza Mancini per concludere a piazza Matteotti con un comizio di Maurizio Landini e del segretario confederale Cgil Franco Martini. A metà percorso, all'altezza della sede centrale dell'Università Federico II, confluirà lo spezzone dei movimenti e degli studenti del "Laboratorio metropolitano per lo sciopero di Napoli". Una marcia che unirà tutti nello stesso percorso, a differenza di quanto accaduto a Milano lo scorso 14 novembre quando gli animatori dello "sciopero sociale" avevano dato vita a un corteo separato. Sul palco prenderà parola anche un precario in rappresentanza dei movimenti.
La mobilitazione del "Laboratorio" prende spunto anche dalla irrisolta e ormai drammatica "questione meridionale", recentemente certificata dal rapporto Svimezsul mancato sviluppo del Mezzogiorno, aggravato pesantemente dalla crisi. Tra i dati allarmanti, anche il picco negativo della natalità.
Per la prima volta il sud è andato sotto la soglia dei 6 milioni di occupati. Basti pensare che nel secondo trimestre del 2013-2014 al sud si sono persi 90’000 posti di lavoro mentre il centro-nord ne guadagnava 76’000. Dal 2008 al 2013 gli investimenti alle industrie del mezzogiorno sono calati del 53,4%, più del doppio rispetto al già grande calo al Centro-Nord del 24,6%. Questo provoca da una parte una fortissima disoccupazione giovanile, che ha raggiunto nel Mezzogiorno il 60,09% entro i 24 anni (dati Istat 2014), e dall’altra un enorme dato di emigrazione da sud verso nord e l’estero.
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