mercoledì 19 novembre 2014

Queste sono le vergogne e gli sprechi del nostro paese. Basta. Basta.

I mille sprechi della Protezione Civile
Riciclati e mance per tutti: pure alle federazioni Nuoto e Pesca. E intanto l’Italia affoga


di Carmine Gazzanni
Tempi duri per la Protezione Civile di Franco Gabrielli. Dalla Liguria all’Emilia fino al Lazio l’allerta meteo non rallenta d’un millimetro. E il capo dipartimento, ovviamente, ha bisogno d’una squadra operativa e pronta all’intervento. Qualcuna delle ultime nomine, però, non convince pienamente. Ci si chiede, ad esempio, a cosa serva al dipartimento impegnato alla prevenzione e al soccorso in caso di alluvioni, terremoti e altri cataclismi, un dirigente – udite udite – alle relazioni istituzionali. Eppure c’è.
IL RELATORE
L’incarico è stato affidato al dottor Roberto Oreficini Rosi che, pur avendo svolto incarichi nell’ambito della Protezione, non sembra avere da curriculum competenze in materia. Oreficini, infatti, è stato in passato commissario nelle Marche per il maltempo e direttore dell’Arpam. Insomma, nulla a che vedere con il ruolo di “relatore istituzionale”. E dunque? Il punto di domanda sorge spontaneo. Soprattutto se si considera – per inciso – che alle ultime politiche anche Oreficini ha tentato la via della gloria candidandosi con Mario Monti. Semplice casualità? Forse sì. Eppure la nomina dell’ex commissario ha destato più di un dubbio, tanto da portare il parlamentare M5S Danilo Toninelli a presentare un’interrogazione in cui si preme anche sull’inoppportunità di tale nomina dato che tali competenze “risultano già largamente presenti nell’organico della Presidenza del Consiglio”. Ma non è l’unico incarico su cui il deputato concentra la sua attenzione. A finire nel mirino anche due dirigenti di seconda fascia, Immacolata Postiglione e Sisto Russo, portati motu proprio da Gabrielli a capo di alcuni uffici.
LE ALTRE NOMINE
La prima infatti dall’agosto scorso dirige l’Ufficio I (volontariato, formazione e comunicazione) del dipartimento; il secondo l’Ufficio V (amministrazione e bilancio) del dipartimento. Quale il problema, qualcuno potrebbe chiedersi. Semplice: legge vorrebbe (il condizionale in questo caso è d’obbligo) che a capo degli uffici ci siano dirigenti di prima fascia. Ergo: Sisto e Postiglione non avrebbero i requisiti per stare nel posto assegnato loro. Certo, è vero che nei rilievi della Corte dei Conti (di cui LaNotizia ha preso possesso) si parla di incarichi ad interim, ma è altrettanto che tali incarichi termineranno “il 9 dicembre 2014 o, comunque, alla data di attribuzione dei relativi incarichi al nuovo titolare”. Un attribuzione che, nonostante i mesi passino, non è mai avvenuta.
REGALI PER TUTTI
Ma non è tutto. Forse pochi lo sanno, ma la Protezione Civile dispensa mance ad associazioni ed enti. Formalmente trattasi di contributi (per un totale di 1,6 milioni) per il volontariato. E sarà anche vero. Ma desta più di un dubbio che tra i vari beneficiari spunta la Federazione Italiana Nuoto o, ancora, la Federazione Italiana Pesca Sportiva e quella dell’Attività Subacquea. A godere del fondo, ancora, pure l’Associazione Nazionale Autieri d’Italia e l’Associazione Nazionale Carabinieri, due enti che già godono di fondi pubblici da parte della Difesa poiché rientrano nel grande calderone delle associazioni d’arma. Finita qui? Certo che no, dato che spuntano fuori anche gli alpini, l’ordine di Malta, la “Federazione Italiana Ricetrasmissioni”. E, per concludere, la Società Italiana “Maxillo odontostomatologica”. La cura e la chirurgia facciale e dentale. Sempre di una Protezione parliamo dopotutto.

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