Lucia Aielli minacciata con manifesti funebri, il giudice del Tribunale di Latina: "Quei criminali sanno tutto di me"
Pubblicato: Aggiornato:
Chi ha affisso i manifesti funebri "di sicuro è gente che mi vuole ferire, che sa quanto tengo alle mie figlie e ai ragazzi che frequentano il liceo". Quanto alle date sulle finte epigrafi, il 25 novembre della stampa e il 28 novembre per le commemorazioni, "è una cosa che mi ha scosso. come se qualcuno conoscesse i miei spostamenti". Lo afferma il giudice del tribunale di Latina Lucia Aielli in un' intervista al Messaggero. Sul chi possa essere stato "le idee sono tantissime. La mia testa va a mille, ma ora bisogna essere concreti", dice Aielli. "Sono tanti i procedimenti che mi vengono in mente. Ho fiducia in chi sta lavorando".
Il giudice Aielli, titolare in particolare del processo Damasco sulle infiltrazioni mafiose nel Comune di Fondi, è stata minacciata con cinque manifesti mortuari, affissi presso l'istituto scolastico frequentato dalle figlie del magistrato. Dopo la rimozione immediata la Digos ha avviato le indagini seguendo la pista di quello che sembra essere un evidente atto intimidatorio nei confronti del giudice, già minacciato in passato nel corso di alcuni importanti processi. Intimidazione o minaccia, dovranno stabilirlo le indagini, ma certamente il luogo scelto non lascia spazio ad altre ipotesi.
Sui manifesti era riportata la scritta "I colleghi magistrati del Tribunale di Latina annunciano il decesso del giudice Lucia Aielli. Le esequie si terranno nel giorno 28 novembre". I manifesti sembrano fatti artigianalmente e sono stati stampati su carta adesiva. Il giudice Aielli nell'ultimo anno avrebbe subito due visite di estranei presso la propria abitazione. Un furto e una tentata incursione, durante la quale è stato manomesso il sistema di allarme. Lo stesso magistrato ha ricevuto minacce anche nel corso di due processi, uno dei quali a carico dei clan nomadi del capoluogo pontino.
Nessun commento:
Posta un commento