Mamma coraggio olandese a Raqqa per salvare la figlia partita per arruolarsi con l'Isis: la raggiunge e la riporta a casa
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Dall'Olanda alla Siria e ritorno. La storia di Aisha è la stessa di quella di tante giovani donne che hanno lasciato il vecchio continente sedotte dalle sirene di Al-Baghdadi e della jihad. Donne che hanno lasciato le loro case per unirsi ai miliziani, molto spesso sposandoli, e non sono più tornate. Ma Aisha, no. Aisha aveva un supereroe che alla sua prima richiesta di aiuto ha superato ogni barriera e da Maastricht ha raggiunto Raqqa, l'ha prelevata per riportarla a casa, al sicuro. Questo supereroe si chiama Monique, è sua madre.
Come racconta La Stampa, la storia ha inizio a febbraio quando Aisha parte alla volta di Raqqa per unirsi a Omar Yilmaz, bellissimo ex militare olandese di origine turca arruolato dall'Isis nel ruolo di trainer di jihadisti in erba. I due si erano conosciuti sul web e in poco tempo la ragazza decide di raggiungerlo: "Lo vedeva come una specie di Robin Hood", racconta la madre.
Ma Aisha capisce che il sogno in realtà è un incubo. Chiama la mamma, le dice: "Riportami a casa". E così la mamma coraggio ci prova. La prima volta viene respinta al confine turco. La seconda però, all'ennesimo sos della figlia, decide di sbarcare direttamente a Raqqa, la capitale del Califfato. E ce la fa.
Aisha è ora agli arresti, un fermo simbolico giacché, in assenza di reati dimostrabili, è difficile per la giustizia processare i volontari della jihad.
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