Sciopero generale, Cisl prende le distanze da Cgil e Uil
Niente manifestazione unitaria: la neo segretaria Furlan ha spiegato a "Repubblica" che non aderirà
Niente unità sindacale sullo sciopero generale. «La Cisl non aderirà», ha spiegato in un’intervista al quotidiano “La Repubblica” il neosegretario Annamaria Furlan, che prende le distanze da Cgil e Uil. «Non ci sono motivazioni valide per fermare il paese: il Jobs act, in fondo, sta cambiando in meglio. Faremo invece lo sciopero generale per il rinnovo del contratto del pubblico impiego», ha spiegato il nuovo volto della Cisl.
Ieri aveva proclamato lo sciopero generale anche la Uil, con l’obiettivo di «contrastare le politiche di governo su legge di stabilità, jobs act e pubblico impiego». Una data comune sarà scelta da Cgil, Uil e Ugl: Susanna Camussoaveva già indetto lo sciopero per il 5 dicembre, ma la data sembra ora destinata a cambiare.
CAMUSSO: SCORTESIA DELLA CISL – Il leader della Cgil, Susanna Camusso, trova «scortese» la modalità con la quale il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, ha annunciato in un’intervista al quotidiano “la Repubblica” che la sua organizzazione non aderirà allo sciopero generale proclamato dalla confederazione di corso d’Italia e dalla Uil. A margine del congresso della Uil, Camusso ha detto: «Trovo scortese che qualche minuto prima di fare un incontro unitario si indichi la soluzione. Sono prima per fare un incontro unitario». A chi le chiedeva se ci sono ancora margini per convincere la Cisl, il numero uno della Cgil ha aggiunto: «Mai rinunciare».
LA DELUSIONE DELLA UIL - Ieri sembrava possibile un riavvicinamento delle tre principali sigle italiane, dopo l’incontro con il ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia. Tale incontro è stato definito «negativamente» dalla Uil che in una nota ha espresso la propria delusione per la mancata disponibilità da parte del governo «a proposito del rinnovo dei contratti nel pubblico impiego. Nessuna risposta è stata data sulla richiesta degli 80 euro ai pensionati né sul ripristino della rivalutazione delle pensioni né, tantomeno, sui non autosufficienti». La Uil ha attaccato anche il jobs act, evocando il rischio che «siano messi in discussione le tutele per quei lavoratori che già le hanno».
CISL: «MAI VALUTATO SCIOPERO» – «Noi non ci siamo sfilati, non abbiamo mai valutato di dichiarare lo sciopero generale», ha spiegato il leader della Cisl, Annamaria Furlan. «Confermiamo lo sciopero unitario del pubblico impiego, che sarà deciso dalle categorie». Oggi pomeriggio, fa inoltre sapere, si riunirà l’esecutivo nazionale e lì «la Cisl deciderà le sue forme di mobilitazione»
CISL, SCIOPERO PUBBLICO IMPIEGO - «Mancano, poi -conclude la Uil- le risorse necessarie a garantire una continuità agli ammortizzatori sociali, per la protezione di coloro che rischiano la perdita del posto di lavoro». Si muove anche la Cisl che si prepara ad uno sciopero del settore pubblico. A tal proposito, dopo l’incontro avuto con il ministro Madia e la scoperta che i contratti resteranno bloccati per tutto il 2015, il sindacato ha scritto «alle 12 categorie di Cgil, Cisl e Uil che hanno fin qui messo in atto la mobilitazione per definire insieme la data», entro il mese di dicembre.
Al contrario, secondo la segretaria Cisl Furlan, nonostante la legge di stabilità «contenga cose positive e cose da cambiare, non giustifica uno sciopero generale». Per poi concludere: «Non l’abbiamo fatto neppure con Monti quando era davvero un testo da lacrime e sangue, figurarsi ora».
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