lunedì 17 novembre 2014

Questi sono quelli che secondo Di Battista stanno battendosi per una guerra di liberazione del loro popolo.

Un gallese e un francese tra i boia dell’Isis

17/11/2014 - di 

Il ragazzo britannico è stato riconosciuto dal padre, mentre il cittadino transalpino è stato individuato dal ministero degli Interni grazie a un'intervista

Un gallese e un francese tra i boia dell'Isis
I jihadisti che hanno decapitato 17 soldati ostaggi dell’Isis sono tutti a volto scoperto, come si vede nel video girato dai terroristi per testimoniare l’uccisione di Peter Kassig, l’ex ranger diventato operatore umanitario e rapito in Siria. Si è scoperto che tra i boia che hanno massacrato i soldati c’è uno studente inglese di medicina proveniente da Cardiff, Nasser Muthana e dei francesi, dei quali uno è stato identificato.

Foto: Abid Katib/Getty Images
Foto: Abid Katib/Getty Images

AHMED MUTANA - Il giovane britannico è stato riconosciuto dal padre, Ahmed Muthana: «Non ne so certo al 100% – avrebbe dichiarato Muthana – ma in quel video mi è sembrato di riconoscere mio figlio Nasser. Sono come tutti i padri: cerco di credere che non sia il mio ragazzo, ma gli somiglia». Il genitore ha dichiarato che se quello nel video è veramente suo figlio «non sarò mai in grado di perdonarlo o scagionarlo. È un adulto, deve affrontare quello che ha fatto», aggiungendo che lo considera «un malato di mente» e che il figlio «dovrà aver paura di Allah per aver ucciso altri esseri umani». Secondo alcuni analisti il video sarebbe stato girato per provocare l’Occidente per un assalto e una battaglia finale contro l’Isis. Nasser è uno dei miliziani dell’Isis a volto scoperto che decapitano i soldati – tutti vestiti di nero – dell’esercito siriano di Bashar Al Assad, che erano stati fatti prigionieri.


MAXIME HAUCHARD - Per quanto riguarda i jihadisti francesi invece, l’identificazione è stata effettuata dagli esperti di reti sociali. Uno di questi potrebbe essere Maxime Hauchard, originario di Bosc-Roger-en-Roumois, in Alta Normandia, non lontano da Rouen. Ha 22 anni, è cresciuto in una famiglia cattolica, ma si è convertito all’Islam 5 anni fa e ora si fa chiamare Abu Abdallah Al-Faransi (che in arabo significa «il francese»). È arrivato in Siria un anno e mezzo fa. La conferma arriva dal ministro degli interni francese Bernard Cazeneuve, che ha dichiarato a Le Figaro: «Ci sono forti probabilità che si tratti di Hauchard». L’uomo è stato identificato grazie ad una videointervista rilasciata a luglio all’emittente Bfm Tv, nella quale il ragazzo parla di «sharia» ed esprime il desiderio «di morire in combattimento». Sia i familiari che gli amici dell’uomo si sono detti «sconvolti» dalla scoperta. Per ora non sono stati identificati altri francesi, anche se l’esperto dell’antiterrorismo Jean-Charles Brisard sostiene che tra i boia dell’Isis mostrati nel video ve ne sarebbe un altro.
(Photocredit: Mahmus Hams / Afp / GettyImages & Abid Katib / Getty Images)

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