domenica 23 marzo 2014

Sempre e solo chiacchiere quelle di Grillo. Proposte pari a zero.

L'AFFONDO

Grillo contro Renzi: «Attaccare il risparmio è immorale»

Il leader M5s: «Rendite tassate? Incostituzionale». Bersani lo zittisce su LettaSerra cronista del giorno.

Nuovo attacco di Beppe Grillo a Matteo Renzi. Nel mirino del comico genovese, questa volta, la scelta di innalzare la tassazione delle rendite finanziarie dal 20 al 26%: toccare «il risparmio», è la convinzione del leader M5s, «è incostituzionale e immorale». Una ragione in più, ha incalzato, per vincere le prossime elezioni e «mandarli a casa». In un lungo post pubblicato sul sito, a qualche giorno dalla conferenza stampa nella quale il premier ha annunciato l'aumento del prelievo fiscale sulle rendite a copertura del taglio dell'Irap, Grillo ha tuonato contro una scelta «che colpisce», ha scritto, «chi ha risparmiato per una vita e che si è visto più che raddoppiare le imposte in due anni».
«RIGOR MORTIS» APRIPISTA. Il primo aumento, ha ricordato il leader pentastellato, è stato deciso da «Rigor mortis», alias Mario Monti, che ha fatto salire la tassazione dal 12,5% al 20%. E ora il secondo balzo. La misura, che è stata accolta con entusiasmo a sinistra, non convince Grillo perché «l'aumento non riguarda i titoli pubblici, ma prodotti finanziari da conti correnti a conti deposito, azioni, obbligazioni». Le «porcate però», si legge sul blog, «il governo Renzie (soprannome ormai fisso del presidente del Consiglio) non può lasciarle a metà».
L'aumento di tassazione non colpisce «infatti le banche», è la critica, «e gli istituti finanziari, ma solo i cosiddetti 'nettisti', appellativo dato alle famiglie e ai risparmiatori individuali».
L'ATTACCO A SERRA. Ma sul blog di Grillo non c'è posto solo per l'ennesima polemica con il governo. Nella consueta rubrica contro i giornalisti finisce infatti nel mirino per la seconda volta Michele Serra, colpevole di aver scritto un articolo nel quale esprimeva un giudizio non lusinghiero del «grillismo», criticando il blitz pentastellato all'Expo di Milano. Citando Flaubert, Serra paragonava gli «eroi onnifacenti Bouvard e Pécuchet» ai militanti M5s. Ma il «grillismo», aveva scritto il giornalista, «ha il formidabile ausilio della Rete, onnisciente, lei sì, per sommatoria. Dagli e ridagli, clicca e riclicca, si forma, come una stalagmite, il più solido dei saperi. Poi si verifica, sul campo, se il mondo corrisponde: e se non corrisponde, guai al mondo».
Un'analisi che non è piaciuta ai diretti interessati, che lo hanno consacrato «giornalista del giorno» per la seconda volta.
Sabato, 22 Marzo 2014

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