POLEMICA
Diego Della Valle: «Moretti vada a casa»
Il patron di Tod's attacca il manager. «Alziamo il velo su Fs. La politica è succube di questo signore».
Continua la polemica dopo le dichiarazioni dell'amministratore delegato di Ferrovie, Mauro Moretti, che aveva minacciato le dimissioni in caso di taglio dello stipendio. E questa volta ad alzare la voce è Diego Della Valle.
Alle parole di Moretti avevano già fatto seguito le risposte di diversi esponenti del mondo politico e industriale, su tutti quella del ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, che ha invitato il manager ad accettare una eventuale proposta lavorativa più allettante.
Fuori dal coro, invece, la voce dell'ex ministro Fabrizio Barca, che ha difeso Moretti.
L'ATTACCO DI DELLA VALLE. Dalla concorrenza, è arrivato un prevedibile attacco all'Ad di Trenitalia. Diego Della Valle, patron di Tod's, e socio di Ntv ha dichiarato: «Se Moretti avesse il coraggio e la dignità di andarsene, troverebbe milioni di italiani pronti ad accompagnarlo a casa: sono tutti i viaggiatori costretti a viaggiare con tanti disagi sui treni delle ferrovie Italiane, costretti a subire ritardi ingiustificati, a viaggiare su treni vecchi, ad usare stazioni decrepite e poco sicure, senza nessun rispetto per la loro dignità. Spetta a loro, infatti, il diritto di giudicare come le Ferrovie dello Stato sono gestite».
Per Della Valle «è ora di alzare il velo sulle Ferrovie dello Stato e su Moretti, per capire perché la politica è succube di questo signore». Bisogna fare chiarezza su tutti i rapporti che intercorrono fra le Ferrovie, Moretti e i politici che, tranne qualche rara eccezione, sono completamente appiattiti su di lui, permettendogli di fare tutto quello che vuole».
«PENSARE AGLI INTERESSI DEI CITTADINI». Secondo l'imprenditore marchigiano infatti «se vogliamo davvero cambiare l'Italia e riportare al centro dell'attenzione gli interessi ed i bisogni dei cittadini e non quelli delle vecchie corporazioni, gente come Moretti deve essere mandata a casa subito e con determinazione. Infine», ha concluso Della Valle, «con chiarezza ed onestà, va fatto sapere ai cittadini quanto costa loro mantenere una società come le Ferrovie dello Stato e se è giusto pagare a Moretti lo stipendio che percepisce, a fronte dei servizi che fornisce a chi viaggia».
Alle parole di Moretti avevano già fatto seguito le risposte di diversi esponenti del mondo politico e industriale, su tutti quella del ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, che ha invitato il manager ad accettare una eventuale proposta lavorativa più allettante.
Fuori dal coro, invece, la voce dell'ex ministro Fabrizio Barca, che ha difeso Moretti.
L'ATTACCO DI DELLA VALLE. Dalla concorrenza, è arrivato un prevedibile attacco all'Ad di Trenitalia. Diego Della Valle, patron di Tod's, e socio di Ntv ha dichiarato: «Se Moretti avesse il coraggio e la dignità di andarsene, troverebbe milioni di italiani pronti ad accompagnarlo a casa: sono tutti i viaggiatori costretti a viaggiare con tanti disagi sui treni delle ferrovie Italiane, costretti a subire ritardi ingiustificati, a viaggiare su treni vecchi, ad usare stazioni decrepite e poco sicure, senza nessun rispetto per la loro dignità. Spetta a loro, infatti, il diritto di giudicare come le Ferrovie dello Stato sono gestite».
Per Della Valle «è ora di alzare il velo sulle Ferrovie dello Stato e su Moretti, per capire perché la politica è succube di questo signore». Bisogna fare chiarezza su tutti i rapporti che intercorrono fra le Ferrovie, Moretti e i politici che, tranne qualche rara eccezione, sono completamente appiattiti su di lui, permettendogli di fare tutto quello che vuole».
«PENSARE AGLI INTERESSI DEI CITTADINI». Secondo l'imprenditore marchigiano infatti «se vogliamo davvero cambiare l'Italia e riportare al centro dell'attenzione gli interessi ed i bisogni dei cittadini e non quelli delle vecchie corporazioni, gente come Moretti deve essere mandata a casa subito e con determinazione. Infine», ha concluso Della Valle, «con chiarezza ed onestà, va fatto sapere ai cittadini quanto costa loro mantenere una società come le Ferrovie dello Stato e se è giusto pagare a Moretti lo stipendio che percepisce, a fronte dei servizi che fornisce a chi viaggia».
Domenica, 23 Marzo 2014
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