Il deputato centrista, chiamato in causa da due imprenditori, è indagato a Roma per finanziamento illecito.
Anche il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa finisce nel mirino della magistratura per i fondi neri di Finmeccanica. Il deputato centrista risulta indagato dal pubblico ministero di Roma Paolo Ielo con l’accusa di finanziamento illecito a parlamentare. Secondo i pm, che da tempo stanno indagando sull’accumulo di fondi neri dell’azienda, il sistema creato grazie agli appalti era arrivato anche a livello parlamentare. In particolare i magistrati contestano a Cesa un versamento di 200mila euro elargito in suo favore dall’ex manager di Finmeccanica Lorenzo Borgogni. La circostanza sarebbe stata rivelata agli inquirenti dai fratelli Sabatino e Maurizio Stornelli, gli imprenditori che, dopo essere finiti in carcere un anno fa per l’inchiesta sugli appalti del sistema di monitoraggio dei rifiuti Sistri, hanno deciso di collaborare con la giustizia svelando nomi e somme. Grazie a queste dichiarazioni accanto all’indagine napoletana si è sviluppata il nuovo filone di inchiesta della Procura di Roma che vede Cesa indagato per finanziamento illecito. Anche se lui si dice estraneo alla vicenda, un avviso di proroga di indagini è stato notificato al leader dell’Udc qualche settimana fa e i nuovi accertamenti sono stati affidati alla Guardia di Finanza.
I due imprenditori della Selex Se.Ma in particolare hanno raccontato ai magistrati le confessioni che avrebbe fatto un altro imprenditore, Nicola Lobriglio. “Lobriglio mi diceva che dava sempre una mano a Lorenzo Cesa per le elezioni. Qualche volta mi sono recato insieme a Lobriglio presso l’ufficio dell’onorevole Cesa in via dei Due Macelli, a Roma” ha raccontato Sabatino Stornelli ai pm che lo interrogavano, mentre il fratello Maurizio ha rivelato che Lobriglio gli avrebbe confessato di aver “provveduto a finanziare, tramite Lorenzo Borgogni, con i soldi delle commesse ricevute da Finmeccanica, i suoi sponsor politici, e segnatamente l’onorevole Cesa”. Sempre secondo Maurizio Stornelli “Era prassi che i soldi ricavati dalle sovrafatturazioni delle commesse con Finmeccanica, venissero poi destinati a finanziare i partiti. In particolare, per quanto riguardava Lobriglio, il partito di Lorenzo Cesa”. Il deputato centrista dal suo canto rigetta ogni accusa e assicura: “Non sono al corrente di tali episodi. Sono totalmente estraneo a quanto mi verrebbe attribuito. Confido nell’attività di approfondimento della magistratura sul punto, con la certezza che al più presto verrà fatta la necessaria chiarezza”.
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