La vera storia delle 210 auto blu «comprate da Renzi»
di Redazione - 27/03/2014 - Il M5S accusa Renzi d'ipocrisia sventolando un bando che però non è certo opera sua
Giornata di scambi caotici sulla questione delle auto blu, con il M5S che attacca scompostamente Renzi per un bando disposto dal governo Letta. Ma gli errori sono due: il primo è prendersela con la Camera, come fanno alcuni grillini tra cui la Lombardi, condividendo un banner errato e smentito da Montecitorio via Twitter.
L’IMPORTANZA DELLE DATE - Il secondo errore invece riguarda la polemica stessa, che è stata innesta ieri da Luigi di Maio. Il grillino ha scoperto l’esistenza di un bando Consip per un contratto relativo all’acquisto di 210 auto blindate e ha fatto un’interrogazione alla Camera per chiedere chiarimenti. Quali chiarimenti non si sa, visto che il bando è chiarissimo, soprattutto nelle date, che dimostrano come abbia avuto origine durante il governo Letta e come si sia chiusa prima dell’annuncio da parte di Renzi della vendita delle 100 auto blu. Tra l’altro Di Maio non si è curato di verificare se quel contratto ne vada a sostituire un altro identico o addirittura più corposo, sembra che trovare un pretesto gli sia bastato.
LA BUFALA RADDOPPIA - La stessa faciloneria con la quale i «comunicatori» dei gruppi parlamentari hanno confezionato e spammato un poster che accusa la Camera di essere la responsabile dell’acquisto. Nel caso lo fosse, ovviamente Renzi non avrebbe alcuna responsabilità, ma non lo è. La Camera ha smentito e ora il poster è sparito dalle timeline dei gruppi parlamentari e di altri come di Roberta Lombardi che l’avevano pubblicato, ovviamente senza fare poi parola della mossa o chiedere scusa all’istituzione accusata ingiustamente. Il nuovo poster dice che lo stato «sta acquistando» 210 auto blu, ma anche questo sbaglia, perché la gara è già scaduta da un mese, prima che Renzi desse fiato alla sua battaglia contro gli sprechi, e quindi prendersela con lui sembra un po’ forzoso.
RIPROVA, SARAI PIÙ FORTUNATO – Nessun trucco e nessun inganno quindi, bastava controllare le date per rendersi conto che la promessa di Renzi non è stata seguita dall’acquisto da parte di Renzi di altre auto. Che comunque se resta al governo ne dovrà comprare per forza e che non ha promesso che non ne comprerà più. Quelli del Movimento 5 Stelle dovranno cercare altro per attaccare Renzi, come da ordini del leader del loro partito, questa volta è andata male.
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