giovedì 27 marzo 2014

La democrazia non esiste nel partito di Grillo. La cosa grave é che ormai gli elettori credono che mettere una multa a chi non rimane nel branco é una cosa giusta. Viva la democrazia.

Il "grande fratello" nel M5S
«Il gruppo è diventato un branco»

laura bignami m5s 480 LP
Di A. C.
8 marzo 2014
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«Spero che almeno tutto questo serva a qualcosa...». Dopo l’espulsione insieme ad altri 4 senatori del M5S, Laura Bignami è già rientrata nella sua Busto Arsizio. Non ha perso il tono di voce sorridente e determinato. «Lo sa, anche mio marito si stadimettendoda consigliere comunale... ».

E dunque a cosa servono tutte queste espulsioni?

«Da ora in poi nessuno, soprattutto tra gli elettori, potrà più dubitare sul tasso di democraticità interno al movimento. La nostra cacciata, avvenuta con un post sul blog,ha smascherato la completa assenza di democrazia. Questo vale come avviso anche per chi dovesse candidarsi nel M5s da ora in poi».

In fondo era già tutto chiaro nel 2012. Si ricorda cos’è successo a Federica Salsi e Giovanni Favia?
«Ammetto che non avevo capito, stavo fuori dalle dinamiche dei palazzi e dei media, nelle piazze e nei banchetti noi gridavamo “l’onestà andrà di moda”, combattevamo contro gli inceneritori e la corruzione. Nessuno di noi pensava di entrare in un partito padronale. E credo neppure la maggioranza degli 8 milioni di elettori». 

Eppure, nonostante le espulsioni, il consenso per Grillo resta intatto... «Segnalo che nell’ultimo sondaggio di Agorà il 37% degli elettori del M5S sostiene che c’è una gestione padronale. Se la nostra vicenda ha portato a un incremento di questo dato vuol dire che non ci siamo immolati invano». 

Eppure voi vi siete dimessi spontaneamente. Gli altri sostengono di averne preso semplicemente atto.«Noi volevamo dare uno scossone al gruppo, denunciare quello che era successo ai nostri colleghi espulsi, chiedere il rispetto delle regole che era mancato. Sono in tanti sa ad aver sofferto per questa vicenda, non solo noi. Anzi, se devo dire la verità sono solo 5-6 quelli che davvero vogliono la linea dura. Poi c’è un pezzo di persone disorientate che seguono il vento». 

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