Imu diventa Ics? Libero: “Pagheremo di più e tutti, non solo proprietari”
Pubblicato il 5 maggio 2013 14.43 | Ultimo aggiornamento: 5 maggio 2013 14.43
ROMA – Togli l’Imu e metti l’Ics: il risultato? Le tasse sulla casa le pagheranno tutti (anche i non proprietari) e in generale tutti pagheranno più di ora. Quello che a prima vista può sembrare fanta-economia,Libero lo spara in prima pagina domenica 5 maggio. C’è un assioma da cui parte l’autore dell’articolo,Sandro Iacometti: l’Imu garantisce un gettito di circa 4 miliardi l’anno. Quindi per togliere quella sulla prima casa implica la ricerca di nuove soluzioni per reperire soldi.
Il senso del ragionamento è: togliere l’Imu al 40-50% dei proprietari significa togliere soldi che lo Stato da qualche parte deve recuperare. E per farlo starebbe studiando la cosiddetta Ics (Imposta case e servizi),che accorperebbe ma a tutti coloro che detengono o occupano a qualsiasi titolo un immobile o una superficie operativa. Con la differenza però, scrive Sandro Iacometti, che la tassa sia destinata non solo ai proprietari, perché accorpa anche le tasse suirifiuti, che pagano anche i residenti.
Iacometti chiama questa ipotesi service tax alla francese e spiega che è la più probabile, ad ora, visto che garantirebbe un certo gettito alle casse statali: L’Ics (Imposta case e servizi) a cui sta lavorando Saccomani, infatti, si porterebbe in dote anche il miliardo aggiuntivo previsto dalla Tares più il gettito attuale di Tarsu e Tia. Complessivamente si tratta di 8 miliardi, che si andranno ad aggiungere ai 4 dell’Imu. Poi, come è successo per quest’ultima, può capitare che il gettito reale (23,7 miliardi) risulti più alto di quello stimato dal governo (21 miliardi).
Le altre 2 ipotesi sono per Iacometti strade meno percorribili.
La prima, caldeggiata da tempo dal Pd, è quella di rimodulare le detrazioni per allargare la platea di chi non dovrà pagare l’imposta fino al 40-50% dei proprietari. Per farlo sarebbe necessario alzare la soglia della detrazione di base dagli attuali 200 euro a 600 euro. Secondo i calcoli del servizio politiche territoriali della Uil per ogni 100 euro di detrazione aggiuntiva lo Stato perderebbe 500 milioni. Resta, dunque, il problema di recuperare 2 miliardi di gettito mancanti, che in qualche modo dovranno essere spalmati sugli altri contribuenti. Una variante di questa ipotesi è quella proposta dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, di esentare dal pagamento chi ha un reddito Isee sotto i 15mila euro (pari a circa 30-35mila euro di reddito lordo familiare), due figli a carico e un mutuo residuo di circa 30mila euro. Ma il risultato sarebbe poco attinente con le promesse di Letta e, soprattutto, con i desideri del Pdl.La seconda soluzione piacerebbe alla Merkel. Si tratterebbe in sostanza di trasformare l’Imu in una tassa federale, sul modello tedesco, che sia legata alla rivalutazione delle rendite castali e gestita interamente dai Comuni o, in alternativa, dalle Regioni. In questo caso, però, occorrerebbe riformare il catasto, cosa impossibile da farsi in tempi stretti.
1 commento:
Mentre l'Italia affonda si continua a parlare dell'IMU.
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