MoVimento 5 Stelle, le differenze tra Statuto e non Statuto
13/03/2013 - Cosa cambia nel partito di Grillo con il codice sottoscritto lo scorso dicembre: l'analisi dei requisiti di legge e dei diritti delle minoranze
Annunci GoogleCARTOMANZIA 899.90.90.03I migliori consulti telefonici ora in promozione da € 0,31/minutowww.veneretarocchi.com
La diffusione sul web dello statuto del Movimento 5 Stelle consente di fare maggiore chiarezza sull’organizzazione di quello che alle elezioni politiche si è affermato come primo partito del Paese. Le immagini del documento, pubblicate ieri dall’Huffington Post, rivelano che l’associazione grillina ha una struttura molto snella e fortemente legata al suo leader. Spetta solo al presidente Beppe Grillo, ad esempio, l’amministrazione e la gestione dei fondi. E il consiglio direttivo, che approva i regolamenti e determina i contributi che i soci devono versare, è composto solo da sette persone, tra cui il comico genovese, suo nipote e un commercialista di fiducia. Ecco le analogie e le differenze con il vecchio codice.
LA DEFINIZIONE – Il cosiddetto “non statuto“, oggi superato (ultima versione risalente al 10 dicembre 2009), indicava il Movimento 5 Stelle come una “non associazione”, una “piattaforma ed un veicolo di confronto e di consultazione che trae origine e trova il suo epicentro nel blog www.beppegrillo.it”. Lo statuto sottoscritto il 18 dicembre 2012 definisce lo stesso movimento “associazione”, un’associazione che – recita l’articolo 3 – “condivide e fa propri gli obiettivi politici programmatici dei programmi formati e pubblicati nel sito www.beppegrillo.it/movimento5stelle”.
(Fonti foto: LaPresse / Huffingtonpost.it)
LA SEDE – Il non statuto aveva indicato come sede del Movimento l’indirizzo web www.beppegrillo.it, e spiegava che i contatti con il Movimento sarebbero stati assicurati “eslusivamente attraverso posta elettronica all’indirizzo “movimento5Stelle@beppegrillo.it”. Con il nuovo documento si passa dal virtuale al reale. Lo statuto stabilisce che l’associazione ha sede in Genova in via Roccatagliata Ceccardi n. 1/14.
IL CONTRASSEGNO – Nulla cambia per la titolarità del simbolo. Il non statuto stabiliva: “Il nome del Movimento 5 Stelle viene abbinato a un contrassegno registrato a nome di Beppe Grillo, unico titolare dei diritti d’uso dello stesso”. Lo statuto conferma Beppe Grillo come “titolare effettivo del blog” e “titolare effettivo del contrassegno”.
LE FINALITA’ – E’ nuova anche la definizione dell’oggetto e delle finalitàdell’organizzazione grillina. Si passa dallo strumento di raccolta dell’esperienza maturata sul web alla difesa dei valori costituenti dello Stato. Il non statuto si limitava a spiegare che il Movimento 5 Stelle “va a costruire lo strumento di consultazione per l’individuazione, selezione e scelta di quanti potranno essere candidati a promuovere le campagne di sensibilizzazione sociale, culturale e politica promosse da Beppe Grillo così come le proposte e le idee condivise nell’ambito del blog”. Lo statuto odierno invece spiega che l’associazione si pone come obiettivo “la convivenza armoniosa tra gli uomini attraverso lo sviluppo del talento e delle capacità personali dell’individuo che deve trovare piena possibilità di cogliere tutte le opportunità realizzabili all’interno della società civile, nel rispetto delle regole istituite dallo Stato nella sua fondazione”. Si spiega, inoltre, che il Movimento 5 Stelle intende “costruire un modello organizzativo di società basata sui valori costituenti dello Stato. I valori fondanti del Movimento sono libertà, uguaglianza, dignità, solidarietà, fratellanza e rispetto”.
L’ORGANIZZAZIONE – Viene oggi introdotto un organigramma. La costituizione di un’associazione presuppone, infatti, l’introduzione di organi direttivi che il non statuto aveva rifiutato. Il non statuto definiva il 5 Stelle come movimento che “vuole essere testimone della possibilità di realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico al di fuori dei legami associativi e partitici e senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi, riconoscendo alla totalità degli utenti della Rete il ruolo di governo ed indirizzo normalmente attribuito a pochi”. Lo statuto del 2012 afferma invece: “Organi dell’associazione sono: l’assemblea, il consiglio direttivo, il presidente”. Il consiglio direttivosi compone di un numero variabile da tre a sette membri, ed elegge nel suo seno un presidente, un vicepresidente e un segretario. Per i primi tre anni vengono chiamati a comporre il consiglio direttivo: Giuseppe Grillo (come presidente), Enrico Grillo (nipote di Beppe, come vicepresidente), ed Enrico Maria Nadasi (commercialista, come segretario). L’assemblea è costituita da tutti i soci ed è ordinaria e straordinaria. L’assemblea “è convocata una volta all’anno dal consiglio direttivo entro il mese di aprile dalla chiusura dell’esercizio sociale”. L’assemblea può essere convocata in via straordinaria per per deliberare sulle modifiche dello Statuto o sullo sciolgimento dell’associazione.
L’ADESIONE – Diversi i livelli di partecipazione stabiliti da non statuto e statuto. Mentre infatti primo si limitava a fornire le modalità e i requisiti di “adesione” generiche al Movimento. Il secondo fornisce indicazioni più stringenti per entrare a far parte dei “soci” del Movimento-associazione. Si parla della necessità di approvazione della richiesta da parte del consiglio direttivo. Per la precisione, il non statuto sosteneva che il 5 Stelle “è aperto ai cittadini italiani maggiorenni che non facciano parte di partiti politici o di associazioni aventi oggetto o finalità in contrasto” con quelli del Movimento. Poi spiegava che la “richiesta di adesione” viene “inoltrata tramite internet” e che “attraverso di essa l’aspirante socio provvederà a certificare di essere in possesso dei requisiti” richiesti. L’ultimo statuto è più chiaro. I soci sonofondatori (i sottoscrittori dell’atto costitutivo del Movimento), ordinari o sostenitori, e si impegnano a: “versare la quota annuale determinata dal consiglio direttivo”, “rispettare le norme statutarie e regolamentari”, “diffondere e promuovere gli scopi e l’attività dell’associazione sul territorio”. Vengono definiti soci ordinari gli aderenti al Movimento che, a seguito di accettazione della domanda di adesione, “che si siano impegnati a svolgere gli adempimenti tecnico-burocratici necessari a consentire la presentazione alle elezioni politiche di candidati scelti in rete dagli aderenti al Movimento 5 Stelle, nonchè ad attuare campagne di sensibilizzazione sugli argomenti del programma del Movimento 5 Stelle”. L’ammissione dei soci ordinari viene deliberata dal consiglio direttivo (il consiglio dei sette che vede Grillo presidente, suo nipote Enrico vicepresidente e il commercialista Nadasi segretario). Vengono considerati soci sostenitori, invece, gli aderenti che abbiano votato sul web i candidati del M5S da presentare alle elezioni politiche secondo le procedure pubblicate sul blog di Grillo.
IL FINANZIAMENTO – La parte dello statuto pubblicata su internet non fornisce molte informazioni relative alla gestione economico-finanziaria dell’associazione. Ma sono sufficienti per avere un quadro. Mentre il non statuto, ad esempio, alla voce “finanziamento delle attività svolte sotto il nome del Movimento 5 Stelle”, stabiliva che “non è previsto il versamento di alcuna quota di adesione al Movimento”, e che “nell’ambito del blog www.beppegrillo.it potranno essere aperte sottoscrizioni su base volontaria per la raccolta di fondi destinati a finanziare iniziative o manifestazioni”, nel nuovo statuto si legge che “i soci devono versare la (eventuale, nda) quota annuale determinata dal consiglio direttivo”. Spetta allo stesso consiglio, poi, relazionare all’assemblea dei soci sull’andamento dell’associazione, e determinare l’ammontare del contributo obbligatorio dovuto da ogni associato. Alpresidente (Beppe Grillo) spetta, invece, “l’amministrazione e la gestione di eventuali fondi dell’associazione”. Mancano per ora, dunque, riferimenti a tesorieri, consigli di tesoreria e società di revisione di rendiconti e bilanci.
IL RUOLO DI GRILLO – Concludendo, i poteri dell’associazione Movimento 5 Stelle restano fortemente ancorati a Beppe Grillo. Il consiglio direttivo guidato dalla fondazione dal comico genovese, da suo nipote e dal commercialista Nadasi, secondo lo statuto, “determina le priorità e i piani di attuazione dei deliberati assembleari”, “approva i regolamenti e determina annualmente, in base al fabbisogno finanziario individuato, l’ammontare del contributo obbligatorio dovuto da ogni associato”, “tiene il libro soci ed accettazione delle domande di adesione”. Al presidente spetta, invece, la competenza esclusiva per quanto riguarda la “rappresentanza politica e giuridica dell’associazione”, la “designazione dei delegati presso ciascuna circoscrizione elettorale all’effettuazione del deposito delle liste dei candidati”, la “direzione e il coordinamento dell’attività dei delegati alla raccolta delle firme degli elettori ed al deposito delle liste dei candidati”, la “promozione” e il “coordinamento di iniziative per la diffusione del programma”, la “promozione di iniziative di supporto tecnico alla realizzazione degli obiettivi del programma”, e – come abbiamo già sottolineato – “l’amministrazione e la gestione di eventuali fondi dell’associazione”.
1 commento:
Statuto o Non Statuto, questo è il problema.
Posta un commento