Se si devono cambiare le regole sulla cittadinanza, introducendo lo ius soli, sia un referendum a stabilirlo. Lo scrive sul suo blog Beppe Grillo, che sottolinea come questa norma in Europa non sia presente, "se non con alcune eccezioni estremamente regolamentate".
Intanto la Lega Nord ha annunciato che a Bologna raccoglierà firme contro lo ius soli. Lo farà in un banchetto allestito davanti all'ospedale Maggiore, luogo di numerose proteste nelle scorse settimane per la presenza di Rom "che occupano abusivamente la struttura".
In Europa non è presente, se non con alcune eccezioni estremamente regolamentate, lo ius soli. Dalle dichiarazioni della sinistra che la trionferà (ma sempre a spese degli italiani) non è chiaro quali siano le condizioni che permetterebbero a chi nasce in Italia di diventare ipso facto cittadino italiano. Lo ius soli se si è nati in Italia da genitori stranieri e si risiede ininterrottamente fino a 18 anni è già un fatto acquisito.
Chi vuole al compimento del 18simo anno di età può decidere di diventare cittadino italiano. Questa regola può naturalmente essere cambiata, ma solo attraverso un referendum nel quale si spiegano gli effetti di uno ius soli dalla nascita. Una decisione che può cambiare nel tempo la geografia del Paese non può essere lasciata a un gruppetto di parlamentari e di politici in campagna elettorale permanente. Inoltre, ancor prima del referendum, lo ius soli dovrebbe essere materia di discussione e di concertazione con gli Stati della UE. Chi entra in Italia, infatti, entra in Europa.