mercoledì 8 maggio 2013

Questo era ed é il modello della lista civica Movimento Voghera 5 Stelle - Rubiconto Sindaco. Altro che l'ignorante Grillo.


Nel 2006, Colorno è stato il primo comune della Provincia di Parma a partire con la raccolta rifiuti domiciliare, passando nel giro di pochi mesi dal 30% al 70% di raccolta differenziata e ottenendo di conseguenza numerosi riconoscimenti e citazioni.
Negli ultimi anni, mentre il dato di Colorno si consolidava, altri territori hanno migliorato nettamente il loro risultato superando abbondantemente il nostro 70% che oggi non è più considerato un risultato di eccellenza. In questi anni abbiamo lavorato molto sulla diffusione di una cultura attenta alla riduzione del rifiuto e all’attenzione al recupero e non a caso il quantitativo di rifiuti complessivi prodotti a Colorno, si colloca in una fascia medio-bassa.
Il progetto Ri-Utilizziamo, nella sua semplicità è stato replicato da molti Comuni; così come attraverso il progetto Comune Leggero, da alcuni anni mettiamo “in rete” diversi soggetti impegnati in pratiche virtuose: condomini, negozi, famiglie e, soprattutto la scuola.
E’ però finalmente arrivato il momento di dare quel “colpo di reni” che ci porterà non solo ad incrementare ancora il livello di raccolta differenziata, ma anche e soprattutto, a riconoscere finalmente agli utenti (famiglie, negozi, imprese) un costo collegato alla effettiva produzione di rifiuto. Al centro del progetto non ci sarà più la raccolta di differenziata, ma il rifiuto residuo.
Il materiale differenziato non è rifiuto perché viene recuperato generando così un valore economico; il rifiuto residuo, invece, genera solo costi e problemi: meno ne produciamo e meno pagheremo. Ad ogni singola utenza sarà assegnato un proprio contenitore per la raccolta del residuo.
La produzione dei rifiuti sarà misurata sulla base della effettiva esposizione di questi contenitori. Tutti i dettagli saranno resi noti nella campagna informativa che precederà il passaggio al nuovo sistema e che prevede incontri pubblici, distribuzione di depliant informativi e sopraluoghi dei tecnici. Il 2013 è anche l’anno dell’entrata in vigore della Tares (Tassa Rifiuti e Servizi) introdotta dal governo Monti alla fine del 2011 e che sostituisce l’attuale Tariffa di Igiene Ambientale (TIA).
In quanto tassa, la Tares presenta delle complicazioni che rischiano di generare costi aggiuntivi per gli utenti. Mentre l’IMU è una imposta sul possesso di aree e fabbricati, la Tares è una tassa sull’utilizzo di un immobile e quindi deve essere pagata da chi utilizza l’immobile e prevede anche una componente per i cosiddetti servizi indivisibili (come l’illuminazione pubblica o lo spazzamento neve) pari a 0,30 € al mq.
E’ bene chiarire che le entrate del Comune generate da questa quota della Tares, corrispondono ad un equivalente taglio di trasferimenti da parte dello Stato. Il Comune non ricava nulla di più.
Nei prossimi giorni sono previsti incontri pubblici e assemblee per illustrare le novità della raccolta, e "raccogliere" critiche, domande, suggerimenti, propoposte da parte della cittadinanza. Tutto il programma degli appuntamenti sul sito istituzionale del Comune:http://www.comune.colorno.pr.it.
Mirko Reggiani, Vicesindaco di Colorno


1 commento:

Unknown ha detto...

I comuni virtuosi non sono grllini.

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...