giovedì 9 maggio 2013

Quella che mi piace di più nel M5S è che uno vale uno. Si, uno vale per tutti. Lui decide anche le purghe staliniste.



Grillo sferza i suoi, black list sulla diaria: “Niente cresta, fuori i soldi”

Pubblicato il 9 maggio 2013 15.48 | Ultimo aggiornamento: 9 maggio 2013 16.46


ROMA – Beppe Grillo striglia le sue truppe in Parlamento: la diaria che non serve a rimborsare spese sostenute e documentate va restituita. E chi non lo fa finisce in una sorta di “black list” pubblica. ”Non si fa la cresta su ciò che non è rendicontato”, dice Grillo nell’incontro a Montecitorio con senatori e deputati grillini. ”Metteremo nomi e cognomi di chi vuol tenersi i soldi”. E per essere più chiaro aggiunge: ”Il deputato siciliano Venturino che si tiene i soldi è un pezzo di merda”.
I parlamentari grillini hanno firmato un documento che li impegna a trattenere solo metà dell’indennità parlamentare: da 10mila lordi a 5mila lordi. Ma che fare della diaria, ovvero quella parte dello stipendio che serve a rimborsare le spese sostenute per l’attività politica, dai taxi allo stipendio per il portaborse?
Secondo la linea di Grillo va trattenuto solo quello che copre spese rendicontate e rese pubbliche. Il resto si versa in beneficenza, come recita il regolamento del M5S. La questione non è peregrina: i parlamentari pagheranno comunque le tasse su 10mila euro di stipendio lordo, non sui 5mila lordi che intendono trattenere. Cosa che renderebbe le loro entrate ben più magre del previsto.
E’ arrivato su una Kya bianca Beppe Grillo, prima “entrée” a Montecitorio. Il motivo un incontro con iparlamentari 5 Stelle, chiuso alla stampa ma disponibile su Twitter. Gli argomenti sono tanti. Interni al Movimento (la questione della diaria, restituirla o tenerla?) e politici (proporre l’ineleggibilità di Berlusconi, affinare la strategia di opposizione ora che il Pd è più debole).
I giornalisti in piazza Montecitorio intercettano Grillo e gli fanno domande, anche perché all’ultimo è stata annullata la conferenza stampa delle 17,30. Il Parlamento è stato “aperto come una scatola di tonno”? ”L’abbiamo aperto e c’è tutto un groviglio che non si capisce nulla”.
”Questa è una entrata abusiva, è giusto perché sono un abusivo”. E’ la battuta con la quale Grillo risponde ai cronisti a Montecitorio che gli fanno notare che ”questa è la prima volta che entra nel ‘Palazzo”’. No comment invece sulla diaria dei parlamentari del M5S. ”Devono rinunciare?”, chiedono i cronisti. Ma lui non risponde.
Grillo entra in parlamento (foto LaPresse)

1 commento:

Unknown ha detto...

Il dittatore è sceso a Roma. Questo si definsce un movimento da basso. io direi che è un movimento basso. Di alto c'è sola la voce del Generale Pound.

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