mercoledì 8 maggio 2013

Uguali a quelli di prima. Anzi peggio perchè almeno gli altri sapevano almeno parlare di politica.


Le 28 poltrone del MoVimento 5 Stelle

07/05/2013 - I grillini non sembrerebbero così "emarginati" come denunciavano


Le 28 poltrone del MoVimento 5 Stelle
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A quanto pare qualcuno è affetto da poltronismo, nonostante le recenti lamentele (condite da minacce) sulle presidenze di Copasir e vigilanza Rai (ingordi!)
“I GRILLINI SI SONO PRESI TUTTE LE POLTRONE” – E alla faccia del silenzio e “dell’emarginazione” lamentata da molti grillini, qualcuno racconta una realtà diversa. E’ Gennaro Migliore, capogruppo Sel alla Camera, che commenta le votazioni sulle presidenze delle commissioni a Montecitorio: “Noi ci aspettavamo da parte del M5s il rispetto di un accordo tra le opposizioni. Loro lo hanno rifiutato perche’ hanno detto che si sarebbero presi tutto e cosi’ e’ stato. Si sono accaparrate tutte e 28 le poltrone di vicepresidenti e di segretari. In questo modo rappresentano plasticamente cosa intendono loro per svolgere la funzione istituzionale. Noi abbiamo votato scheda bianca perche’ non siamo affetti da poltronismo”. Giuditta Pini del Partito Democratico spiega cosa è successo:
giuditta pini
LE MINACCE DI CRIMI  - In mattinata sulla questione si era espresso Vito Crimi: “Anche solo immaginare di dare le presidenze che ci spettano a Sel e Lega, significa tentare di fare un Gran Premio facendo correre gli avversari con il muletto, ma il risultato non sarebbe tagliare il traguardo, bensi’ schiantarsi contro le tribune alla prima curva seria, essendosi privati dei freni’.
I VICEPRESIDENTI A 5 STELLE - Fra i vicepresidenti a 5 stelle “spuntati” dai grillini ci sono quello della Commissione bilancio, Giorgio Sorial, la Commissione bilancio (senato),Barbara Lezzi, la Commissione finanze (senato)  Francesco Molinari, la Commissione giustizia (camera): Alfonso Bonafede. Il Movimento 5 Stelle ottiene poi la prima presidenza di un organismo parlamentare: si tratta della Giunta per le elezioni della Camera che ha visto Giuseppe D’Ambrosio eletto come proprio presidente con 18 voti.
IL CONTO DELLA SERVA – Alla Difesa Artini dovrà optare per un incarico, essendo stato eletto sia vicepresidente che segretario. E poi: alla Bilancio al Senato con Antonio Azzollini del Pdl ci sono Gian Carlo Sangalli del Pd e Barbara Lezzi del M5S. Alle Finanze alla Camera vice di Daniele Capezzone del Pdl sono Enrico Zanetti di Scelta civica e Carla Ruocco del Movimento 5 Stelle. Alle Finanze al Senato con Mauro Marino del Pd ci sono Franco Carraro del Pdl e Francesco Molinari del M5S. Alla commissione Lavoro della Camera, presieduta da Cesare Damiano del Pd, i vice sono Renata Polverini per il Pdl e Walter Rizzetti del M5S. Alla Lavoro al Senato con Maurizio Sacconi del Pdl i vice sono Anna Maria Parente del Pd e Emanuela Munerato della Lega. Ed ancora alla commissioni Affari Sociali della Camera i vice del presidente Pierpaolo Vargiu di Scelta Civica sono Eugenia Roccella del Pdl e Daniela Sbrollini del Pd. Al Senato agli Affari Sociali con Emilia de Biasi del Pd sono stati eletti vice Maria Rizzotti del Pdl e Maurizio Romani del M5s.
GLI ALTRI – Alla commissione Esteri della Camera, presieduta da Fabrizio Cicchitto del Pdl, sono stati eletti vicepresidenti Andrea Manciulli del Pd e Alessandro Di Battista del M5S. Alla commissione Cultura della Camera con Giancarlo Galan sono stati eletti vicepresidenti Manuela Ghizzoni del Pd e Ilaria Capua di Scelta civica. All’Agricoltura presieduta da Luca Sani del Pd, i l Pdl resta a bocca asciutta:i vice sono Massimo Fiorio del Pd e Andrea Zaccagnini del Movimento 5 Stelle. Alle Attivita’ produttive di Montecitorio con il presidente Guglielmo Epifani sono stati eletti vice Ignazio Abrignani del Pdl e Davide Crippa del Movimento 5 Stelle. In commissione Difesa , presieduta da Elio Vito del Pdl, e’ stata eletta vice Maria Villecco Calipari del Pd, mentre il grilino Massimo Artini dovra’ optare essendo anche stato eletto segretario di commissione. Queste cariche sono state votate grazie all’accordo con gli altri partiti.
IL CASO - Piccolo caso in giunta per le elezioni alla Camera. Il Movimento Cinque Stelleincassa la votazione del presidente Giuseppe D’Ambrosio (18 voti a favore, 9 schede bianche, nessun altro candidato votato), ma non vota il vicepresidente del Pdl Alessandro Pagano. E neppure il terzo segretario il Pdl Giovanni Bianconi. Per questo la giunta dovra’ riunirsi dopo l’aula e votare nuovamente. Per il momento e’ stato eletto vicepresidente il democratico Nico Stumpo. In vista della seconda votazione i grillini alzano il prezzo. “Pagano non l’ho votato, ma a dire il vero non ci e’ stato neppure chiesto”, spiega D’Ambrosio al termine della riunione. Ma lo voterete? “Vedremo”, aggiunge. Mentre la deputata Giulia Sarti chiarisce: “Se ci votano il nostro segretario Mucci, voteremo il loro vicepresidente Pagano”. Per fortuna che gli inciucioni sono gli altri!
LE INDENNITA’ NO - Intanto i 5 Stelle fanno sapere con un comunicato che rinunceranno all’indennità di carica:
. “Finalmente – si legge nella nota – il MoVimento 5 Stelle ha la possibilita’ di compiere la missione che gli e’ stata affidata dagli elettori: quella di incidere e controllare. Nelle commissioni permanenti, di cui e’ stata chiesta la costituzione sin dai primi giorni della legislatura, sono stati eletti 1 presidente, 12 vicepresidenti e 14 segretari del M5S. E, come promesso, tutti loro rinunceranno all’ulteriore indennita’ di carica prevista. E’ questa la risposta a chi accusa il movimento di poltronismo”.

1 commento:

Unknown ha detto...

Perfettamente uguali agli altri. Anzi, peggio.

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...