Celentano scrive a Bersani: PierLuigi accetta il programma di Grillo
Adriano Celentano prende carta e penna e scrive (scordandosi tutte le virgole possibili e immaginabili) una lettera, pubblicata su Repubblica, a PierLuigi Bersani.
Un invito quello rivolto al leader del Partito Democratico per sollecitarlo a fare la prima mossa nei confronti di Grillo. Il "molleggiato" - infatti - auspica che Bersani possa impegnarsi a sottoscrivere il programma del MoVimento 5 stelle per intero.
Celentano, che crede che "il leader del governo dovrebbe essere proprio Bersani", ritenendo che il segretario Pd sia «arrivato più primo degli altri» scrive:
Io, invece, ti dico qualcosa: sono fermamente convinto che nessuno meglio di te, può cavalcare il vento di queste ore. Devi però ammettere che è in atto un forte cambiamento e l'artefice di questo cambiamento è Grillo. Anche tu lo riconosci e dici che a questo punto la priorità assoluta, prima ancora dei partiti, è il bene del Paese e io ci credo. E se è il caso, dici anche che non ci penseresti due volte a cedere il posto a qualcun altro. Ma sarebbe un ERRORE. Perché solo tu puoi fare la MOSSA giusta. La mossa che i tempi di questo grande momento ti chiedono. Che sono poi gli stessi che hanno chiesto al Papa l'urgenza di una SCOSSA per la chiesa degli scandali mentre un METEORITE si abbatteva sulla Russia. Una mossa la tua, che indurrebbe i "grillini" a chiedere al loro fondatore per quale motivo non dovrebbero accettare una proposta che non possono rifiutare.Poi Celentano, forse per poca conoscenza del diritto costituzionale, inverte l'onere della «fiducia». Cioè, scrive che Bersani deve dare la fiducia a Grillo per un governo Bersani, quando sappiamo che il comico genovese non ne ha alcuna intenzione. Il ragionamento non regge, anche se quel termine - fiducia - dovesse intendersi non in termini tecnici-parlamentari. IlMoVimento 5 stelle ha fatto del suo essere anti-sistema la sua forza.
Ma se è così allora sii tu a dare la FIDUCIA a Grillo. Non nel significato che la parola assume quando per esempio un governo chiede alle camere il voto di fiducia. Ma in un patto tra te e Grillo di fronte agli italiani dove si dice che: «Io, Pierluigi Bersani sarò il PREMIER che accetta tutti i punti del tuo programma che entrambi riteniamo fondamentali per il bene dell'Italia e sono pronto a discutere anche su quelli che sono in totale contrasto con il mio modo di pensare». Sarebbe una "mossa" STORICA che permetterebbe al Paese di approvare le riforme più urgenti e incamminarsi davvero sulla via del CAMBIAMENTO.Poi, la conclusione di Celentano:
Almeno fino a quando l'idillio fra te e Grillo reggerà. Sarebbe un gesto così innovativo, che pur sul nascere di un eventuale disaccordo, potrebbe dar luogo a un vero e proprio dibattito DEMOCRATICO, dove anche nei momenti di maggior contrasto potrebbe non mancare quel punto di "strana convergenza" che è tipica dell'italiano saggio. Quando hai presentato il piano A hai detto che non ci sarebbe stato un piano B e francamente anch'io l'ho pensato. Quello che ti ho appena prospettato è certamente fuori da ogni tipo di continuità. Poiché non è neanche un piano C. Ma un piano Z. Poiché è esattamente dalla fine che si ricomincia".
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