mercoledì 27 marzo 2013

E questo è un ulteriore problema. La democrazia non acqua fresca. Prima o poi doveva accadere. Raggiungere un qualsiasi fine senza tener conto che le procedure e la forma sono importanti quanto il fine è un errore che si paga nel tempo.


I grillini contro Daniele Martinelli

26/03/2013 - "Meteora". "Opportunista". "Non eletto". Gli attivisti bergamaschi del M5S non gradiscono la nomina a portavoce del blogger

I grillini contro Daniele Martinelli
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“E’ stato una meteora”. “Non abbiamo bisogno di commissari”. “Basta democristianate”. Gli attivisti bergamaschi delMovimento 5 Stelle sembrano non aver affatto gradito la nomina del blogger Daniele Martinelli a consulente della comunicazione per il partito di Beppe Grillo alla Camera dei deputati. (Fonte foto: LaPresse)


“OPPORTUNISTA” – Sui forum dei militanti grillini il malcontento per la scelta calata dall’alto di un personaggio mai visto impegnarsi sul territorio è palpabile. “Martinelli non può rappresentarci”, si legge ad esempio tra i messaggi di Bergamo 5 Stelle. “L’avevamo valutato come un opportunista e Bergamo e in Lombardia – ricorda un altro utente -. Non si è mai impegnato, si è presentato in corrispondenza delle ‘non primarie’ come outsider, ha detto che si sarebbe impegnato sul campo da allora in poi, è sparito dopo l’esito delle ‘non primarie’; evidentemente l’impegno sul campo l’ha fatto in altri campi diversi da quelli della bassa bergamasca…”.
“E LA DEMOCRAZIA INTERNA?” – Gli attivisti lamentano la mancanza di una piattaforma per la scelta dei rappresentanti del Movimento:
“Al di là di Martinelli, il problema di fondo resta quello della democrazia interna al movimento a livello di vertice. Finchè non ci sarà canale di dialogo attraverso uno strumento e piattaforma idonea tra vertice e base attraverso la quale praticare davvero la democrazia liquida i problemi resteranno e si faranno sempre più acuti. Le scelte che ci aspettano rispetto al governo del paese non possono essere decisa da uno o da pochi portavoce che subiscono le imposizioni di un leader, che dovrebbe essere un garante e portavoce ma è in realtà attualmente un capo”.
“METEORA” – Qualcuno ricorda gli insuccessi del Martinelli candidato:
“Daniele Martinelli, scelto dallo staff di Beppe Grillo per coordinare la comunicazione dei Cittadini Deputati a Cinque Stelle, è molto conosciuto tra gli attivisti bergamaschi. Per noi è stato una meteora. Presentatosi presso il gruppo di Treviglio in cerca di una poltrona in regione, senza mai partecipare alle attività di propaganda e politica sul territorio, è stato avvistato soltanto agli incontri per le autopresentazioni dei candidati, in cerca di un po’di visibilità interna. Daniele Martinelli, alle regionalie sul portale del Movimento 5 stelle per il listino della provincia di Bergamo, è arrivato ultimo (8 preferenze su 308, anche se il portale questo dato non lo mette in chiaro)”.
“NON E’ STATO ELETTO” – Non mancano le domande al portavoce nazionale:
“La possibilità per uno sconosciuto di entrare dalla porta, aspirando alla rappresentanza più alta, senza mai collaborare con gli attivisti per una causa comune, uscire deluso sbattendo la porta e polemizzando da lontano… è un limite del Movimento 5 Stelle, ma non della democrazia, perchè Daniele Martinelli non è stato eletto. Caro Beppe, se avessimo potuto partecipare, in qualche modo, a questa nomina, ti avremmo fatto sapere il nostro parere. Tu adesso, puoi farci sapere quanto lo paghiamo?”.
“COMUNICATO STAMPA INOPPORTUNO” – C’è poi chi, scontento per la nomina giunta con comunicato stampa di Grillo, si rivolge ai parlamentari eletti per ricevere lumi:
“Un comunicato stampa così fatto personalmente lo ritengo inopportuno ma lo stesso testo inviato allo staff (e a Crimi nonchè a tutti parlamentari 5 stelle er conoscenza) come comunicazione interna da parte del ns meetup lo appoggerei e otterrebbe il prioritario obiettivo di far sapere a chi di dovere cosa rappresenta Martinelli per il movimento a Bergamo”.
“FERMARE LO SCOLLAMENTO” – L’imperativo, dunque, è fermare la deriva verticistica:
“L’obiettivo è fermare lo scollamento che si sta creando tra attivisti e portavoce lombardi in Parlamento e creare gli strumenti per una condivisione orizzontale”.
Ovvero:
“Non abbiamo bisogno di commissari nel MoVimento, men che meno di Martinelli”.
Inequivocabili.

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