venerdì 29 marzo 2013

Fanno il governo loro. E come? Perché loro chi sono?. Sono proprio fuori di melone. I due clown sempre più uguali.


LE CONSULTAZIONI LAMPO

Berlusconi: «Sì a governo di coalizione»
Cinque Stelle: «Sì solo a un nostro esecutivo»

Il leader del Pdl: «La nostra posizione non è cambiata»
Grillo non va da Napolitano ma telefona. Alle 18,30 il Pd

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (Ansa/Maurizio Brambatti)Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (Ansa/Maurizio Brambatti)
Governo Cinque Stelle o niente. E ancora nessun nome. I capigruppo del Movimento Cinque Stelle Roberta Lombardi e Vito Crimi escono dalle consultazioni e smentiscono di aver in alcun mondo parlato di un appoggio a un governo pseudo tecnico. Assente Beppe Grillo che invece ha telefonato al Presidente della Repubblica prima dell'inizio del colloquio e a Sky Tg24 ha dichiarato: «Mai parlato di un governo pseudo tecnico».
LA SCIVOLATA DI CRIMI - Pochi minuti di colloquio. Poi i due capigruppo si presentano ai giornalisti. «Per noi l'importante è il progetto politico che si riassume nei 20 punti del programma . Il nome del candidato premier non è essenziale», ribadiscono. Poi Crimi si sbaglia e si riferisce alla collega Lombardi definendola onorevole in barba al regolamento dei Cinque Stelle che impone di riferirsi ai propri eletti definendoli cittadini. Crimi e Lombardi concludono la breve comunicazione con i giornalisti e se ne vanno. Passano pochi minuti e Beppe Grillo su Twitter annuncia: «Mi collegherò in diretta streaming».
GRILLO: «TUTTI A CASA MA PRIMA VERIFICHE SUI PATRIMONI» - Il leader del Movimento Cinque Stelle da La Cosa, la radio del suo blog annuncia: «Siamo nel settore della psichiatria, più che della politica. Compulsioni e comportamenti non più normali. Devono andare a casa tutti. Ma prima faremo verifiche sui loro patrimoni». Poi Grillo torna ad attaccare anche i giornali: «L'Europa dovrebbe preoccuparsi della libertà di stampa nel nostro paese». E ancora: «Siamo un paese strano, un paese in cui c'è ancora gente che vota Berlusconi».
LA POSIZIONE DEL PDL - Nelle ore precedenti è stato invece il turno del Pdl. «La nostra posizione è la posizione di sempre da quando si è conosciuto il risultato delle elezioni. Eravamo e siamo ancora disponibili a dare vita a un governo di coalizione cui partecipi il Pdl, il Pd, La Lega e Scelta Civica». Silvio Berlusconi, al termine della consultazione con il presidente della Repubblica, ribadisce le convinzioni della sua coalizione. Il leader del Pdl, giunto al Quirinale con Maroni, chiarisce che Pdl e Lega vogliono «un governo di larghe intese tra le forze responsabili e disponibili. Un governo assolutamente politico - spiega - visto anche l'esperienza negativa, direi tragica, del governo dei tecnici».
Berlusconi: pronti alla formazione di un governo Bersani
H24
QUIRINALE E BERSANI - «Siamo disponibili a che il Pd avanzi una sua candidatura. Ci va bene la candidatura di Bersani, come ci vanno bene altre candidature» ha aggiunto Berlusconi che è uscito dopo circa un'ora e venti di colloquio con il presidente. Il leader del Pdl e il governatore della Lombardia Maroni, accompagnati dal segretario del Pdl Alfano e dai capigruppo di Camera (Brunetta) e Senato (Schifani), hanno parlato anche del nuovo presidente della Repubblica, tenendo a specificare di voler «fugare ogni dubbio» in proposito: «Non c'è stata nessuna discussione, né nessuna nostra posizione avanzata al Presidente della Repubblica per il Quirinale, ma è nella logicità delle cose che, se si fa un governo di coalizione insieme, si discute insieme anche del prossimo presidente della Repubblica».
GLI ALTRI - Il Capo dello Stato riprenderà le consultazioni nel pomeriggio, alle 16, ricevendo la delegazione del Movimento 5 Stelle, composta dai capigruppo alla Camera, Roberta Lombardi e al Senato Vito Crimi. Beppe Grillo non sarà al Quirinale ma, secondo quanto si apprende in ambienti parlamentari, il leader del Movimento ha fatto una telefonata, «di cortesia» spiegano le stesse fonti, al Presidente della Repubblica. Successivamente, il Capo dello Stato riceverà prima la delegazione di Scelta Civica e poi quella di Sel, per concludere, alle 18.30, con il segretario del Pd Bersani e i capigruppo di Camera e Senato.
GRASSO- «Se il Presidente della Repubblica dovesse convocarmi andrò subito. Sono consultazioni diverse queste», ha detto il Presidente del Senato Pietro Grasso rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se Napolitano lo avesse convocato per le consultazioni.

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