sabato 30 marzo 2013

Se lo dice Grillome Casaleggio si può fare. Hanno consultato Becchi.


#SIPUÒFARE SECONDO GRILLO. COSA? CANCELLARE UNO DEI TRE POTERI DELLO STATO, E IGNORARE MEZZA COSTITUZIONE

2247577739Si può fare, dice Grillo. Si, è arrivato il momento che il Parlamento (tutti i parlamentari ad esclusione dei suoi a quanto sembra, perché “i cittadini” finora non hanno “personale adeguato” per farlo) si mettano a legiferare in assenza di un governo. Un governo c’è, dice lui. E’ il governo Monti. Quindi finché c’è andiamo avanti (i parlamentari M5S non hanno mai iniziato) a fare leggi. Poi si vedrà.
Leggiamolo il nostro sommo costituzionalista:
Il Parlamento è sovrano, o almeno dovrebbe esserlo» e, citando gli articoli 76 e 77 della Costituzione, «se l’Italia è senza governo (in realtà è in carica il governo Monti) ha però un Parlamento che può già operare per cambiare il Paese.
E poi richiama due articoli della Costituzione
L’articolo 76 recita: “L’esercizio della funzione legislativa non può essere delegato al governo se non con determinazione di principi e criteri direttivi e soltanto per tempo limitato e per oggetti definiti”, e il primo comma del 77 aggiunge che “il governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria”.
 Il problema è che Grillo si dimentica che per andare avanti il governo Monti avrebbe comunque bisogno di presentarsi alle camere e ottenere la fiducia per continuare a governareE ancora, che ci sono altri articoli della Costituzione che regolano la questione: gli art. 87, 89, 92 e 94, i quali recitano : “Il Presidente della Repubblica [...] Promulga le leggi [...] Nessun atto del Presidente della Repubblica è valido se non è controfirmato dai ministri proponenti [...] Gli atti che hanno valore legislativo e gli altri indicati dalla legge sono controfirmati anche dal Presidente del Consiglio dei Ministri [...] Il Governo della Repubblica è composto del Presidente del Consiglio e dei ministri [...] Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere”. 
Quindi #NonSiPuòFare. Non, almeno, come la racconta al suo popolo giubilante.
Che attende, il popolo e i cittadini parlamentari a nostre spese e dalla produttività ZERO fin ad oggi, che vengano bruciati in piazza tutti i manuali di Educazione Civica su cui ci siamo formati (o abbiamo fatto finta di formarci) alle scuole medie. Vi ricordate? I poteri dello Stato sono tre: il potere legislativo (il parlamento), il potere giudiziario (la magistratura) e il potere esecutivo (il governo). Punto e a capo. Senza due punti e manco il punto e virgola.
Nota in coda velenosa
Mi sorge la domanda: e se questa sparata da “costituzionalista rimandato a settembre” di Beppe Grillo di oggi non sia che un goffo tentativo di coprire il memorabile cazziatone che gli ha fatto via Repubblica il suo ormai ex supporter Adriano Celentano?
Seconda nota velenosa
Ci rendiamo conto che siamo nelle mani degli umori e dei reciproci rompicapi logici e linguistici di Beppe Grillo e Adriano Celentano?
Terza nota velenosa
Ad oggi nessuna proposta di legge è stata presentata da un qualsiasi parlamentare del M5S.
Quarta nota velenosa
La prima pagina di oggi dell’Unità mi ha bruciato il post di questa mattina. E io lo faccio aggratisse e senza finanziamento pubblico, pensa te.

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