martedì 17 novembre 2015

FORTAPASC

In questi giorni di tristezza per le vite di giovani perdute io non mi arrendo. Non mi fanno paura questi criminali e assassini dell'ISIS. Non mi fanno paura né le loro bombe né i loro video.
Assassini erano e assassini rimangono. Magari sono troppo fiducioso ma ritengo che l'umanità non potrà costruirsi sul profilo Facebook di quattro criminali esaltati.
Li chiamo terroristi e basta. Perché non sono né mussulmani né religiosi. Non hanno valori umani e rappresentano l'inciviltà vivente. Non secondo codici di interpretazione occidentale ma secondo i principi umani fondamentali che rendono un essere umano diverso da una bestia.
E chi giocando con le parole, per ottenere qualche voto in più alle prossime elezioni, vuole associare queste belve ad una religione, non mi spaventa. Riuscirà a convincere solo il popolo bue.
Non ho paura dell'ISIS ma neanche di chi usando i poteri della casta di una estrema destra becera italiana querela a destra e manca tutti quelli che si oppongono alla loro violenza espressione di un linguaggio da tablet che non è certo nelle note di un vero leader politico.
Non ho paura di Salvini che mi può denunciare ogni giorno contando sul fatto che lui non può mai essere chiamato in tribunale per avere offeso tutto e tutti.
Non ho paura di Casapound né dei rigurgiti fascisti.
Sono cresciuto in una famiglia nella quale la libertà contava più di quello che si metteva a tavola.
Ho vissuto con dignità senza chiedere contributi o piaceri a qualcuno.
Amo la libertà più di ogni altra cosa e spesso la vedo calpestata da persone disoneste e corrotte.
Sorrido di fronte alle minacce di chi in Italia non tollera idee diverse dalle proprie e sorrido di fronte ai terroristi dell'ISIS.
Perché la libertà non me la può togliere nessuno. Nessuno può togliermi le poche cose essenziali su come vivere che mi ha lasciato mio padre. 
Perché come si legge nelle belle note introduttive del libro di Anita Nair "Cuccette per signora" anche io da fare una dedica.
"A mio padre, che mi ha insegnato tutto quello che c'è da sapere e poi mi ha lasciato andare per la mia strada".
E tra quello che c'era da sapere mi ha lasciato l'essenza vera della vita: Conservare preziosamente la propria dignità, amare la libertà più della propria vita e guardare al prossimo con umanità e compassione.
Tutto quello che per Salvini non conta niente.

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