lunedì 16 novembre 2015

Riceviamo e pubblichiamo.

Tutto ciò che non sappiamo sulle stragi di Parigi

Parigi
epa05025133 French soldiers are deployed around a synagogue in the 19th arrondissement of Paris, France, 14 November 2015. The French government declared a state of emergency, tightened border controls and mobilized 1,500 soldiers in consequence to the 13 November Paris attacks. At least 120 people have been killed in a series of attacks in Paris on 13 November, according to French officials. Eight assailants were killed, seven when they detonated their explosive belts, and one when he was shot by officers, police said.  EPA/ETIENNE LAURENT  EPA/ETIENNE LAURENT
Il sito del quotidiano francese Le Monde elenca tutti gli interrogativi ancora aperti legati alla strage del 13 novembre
Rifugiati tra i terroristi?
Il passaporto di un richiedente asilo siriano, passato dalla Grecia, è stato trovato nei pressi di uno degli attentatori dello Stade de France. Ma il ministro della Giustizia Christiane Taubira ha detto domenica che si trattava di un passaporto falso: quindi non è ancora noto se alcuni rifugiati siano stati tra i responsabili degli attacchi.
Chi ha sparato nel X arrondissement? 
Almeno quindici persone sono state uccise alle 21,25 presso il bar Le Carillon  il ristorante Le Petit Cambogia (all’angolo tra le strade Alibert e Bichat). Alle 21,32 almeno cinque persone sono state uccise nella caffetteria Birra in rue de la Fontaine au Roi. Alle 21,36 almeno diciannove persone sono morte al numero 92 in rue de Charonne. In ciascuno di questi attacchi i testimoni hanno parlato di uomini armati a bordo di una Seat Leon nera. Non ne conosciamo il numero, potrebbe essere la terza squadra.
Un attentatore suicida ha cercato di entrare allo Stade de France?
Il Wall Street Journal ha ricevuto la testimonianza anonima di un responsabile della sicurezza dello stadio, che ha spiegato come uno degli attentatori suicidi fosse in possesso di un biglietto per la partita Francia-Germania e abbia cercato di entrare nel recinto dello stadio dopo un quarto d’ora dall’inizio della partita. Durante i controlli di sicurezza è stato individuato il giubbotto esplosivo e gli è stato impedito di entrare. Si sarebbe poi fatto esplodere prima che lo catturassero. Al momento non c’è nessuna conferma.
Qual è il numero dei terroristi che hanno agito e dei loro complici?
Non si sa l’identità e il ruolo delle tre persone arrestate sabato al confine con il Belgio. Potrebbero essere il terzo commando o dei complici. Si ignora altresì il numero preciso dei latitanti e dove possano essere in questo momento. La polizia francese ha allertato tutti i paesi confinanti.
L’arresto di un uomo in Germania era legato agli attentati?
Un uomo in possesso di armi da fuoco ed esplosivi è stato arrestato in Baviera il 5 novembre. Il capo del governo bavarese ha legato l’uomo agli attentati di Parigi, mentre il ministro degli Interni tedesco è stato più cauto.
Dove si trova la Seat nera? È stata inviata, inoltre, dal servizio di cooperazione internazionale di polizia a tutti gli uffici competenti italiani una nota in cui “Si prega di voler ricercare una  autovettura Seat modello sconosciuto di colore nero, targa GUT 18053 con probabile ingresso a Ventimiglia. Possibile collegamento con gli attentati in Francia”. Al momento, viene spiegato da fonti qualificate, non c’è in ogni caso alcuna certezza che l’auto sia effettivamente entrata in Italia.

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