"Not in my name", sabato Roma manifestazione dei musulmani contro il terrorismo
L'appuntamento nazionale alle 15 in piazza Santi Apostoli per rispondere alla strage di Parigi
Dell'iniziativa si discute oggi anche a Palazzo Reale a Milano, nell'ambito del forum "Libertà religiosa, educazione, sicurezza e sviluppo", a cui aderiscono decine di autorità religiose ebraiche, cristiane e musulmane, istituzionali ed accademiche. E la Coreis (Comunità religiosa islamica) ha lanciato un appello affinché alla mobilitazione del 21 aderiscano tutti i musulmani, italiani, marocchini, pakistani, senegalesi, turchi, presenti nel nostro Paese. "Noi musulmani - si legge nella nota - condanniamo con forza la recente strage di Parigi, esprimendo il più profondo sentimento di vicinanza al popolo francese e a tutti i familiari delle vittime così barbaramente uccise. Intendiamo perciò lanciare un appello che sappia indicare una solida svolta nei rapporti con la società civile e lo Stato italiano di cui siamo e ci riteniamo parte integrante. Invitiamo quindi tutte le musulmane e i musulmani ad una mobilitazione che, isolando ogni pur minima forma di radicalismo, protegga in particolare le giovani generazioni dalle conseguenze di una predicazione di odio e violenza in nome della religione". "Questo cancro - proseguono - offende e tradisce il messaggio autentico dell'Islam, una fede che viviamo e interpretiamo quale via di dialogo e convivenza pacifica, insieme a tutti i nostri concittadini senza alcuna distinzione di credo; questa pericolosa deriva violenta rappresenta oggi il pericolo più feroce per il comune futuro nella nostra società". I promotori dell'iniziativa invitano quindi "tutte le musulmane e i musulmani, tutte le associazioni religiose e laiche, tutti i cittadini italiani alla manifestazione nazionale".
Ad annunciare la sua partecipazione la Confederazione islamica italiana (Cii): "Ci saremo per ribadire il nostro no categorico a qualsiasi forma di violenza, aggressione e terrorismo - si legge nella nota a firma del segretario Abdullah Cozzolino - e per dimostrare la nostra vicinanza al popolo francese e porgere le nostre condoglianze ai familiari delle vittime e per evitare che si faccia di tutta un'erba un fascio accusando per i fatti accaduti a Parigi un'intera comunità musulmana costituita da un miliardo e mezzo di persone". La Confederazione islamica ha aggiunto che "noi siamo musulmani pacifici convinti della necessità di trovare
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