Contratti alle collaboratrici di Maroni, 4 mesi al dg di Expo Malangone: assolta la società
Christian Malangone, direttore generale di Expo accusato di induzione indebita nel processo sui contratti a due ex collaboratrici del governatore Maroni ai tempi del Viminale, è stato condannato a 4 mesi dal gup di Milano. Assolta invece la società Expo, per cui il pm Fusco aveva chiesto una sanzione. Maroni sarà a processo il primo dicembre.
CRONACAEXPO 2015 MILANOMILANO 20 NOVEMBRE 2015 13:32 di Francesco Loiacono
Aggiornamento 17.00: Il direttore generale di Expo, Christian Malangone, è stato condannato a quattro mesi dal giudice per l'udienza preliminare Chiara Valori per induzione indebita. Assolta invece la società Expo, chiamata in causa per la legge 231 sulla responsabilità degli enti per i reati commessi dai propri dipendenti. Marangone aveva chiesto il rito abbreviato. L'indagine è quella in cui è coinvolto anche il governatore della Lombardia Roberto Maroni, e riguarda alcune irregolarità nei contratti di assunzione di Mara Carluccio e Maria Grazia Paturzo, sue ex collaboratrici quando era ministro dell'Interno.
Il pm aveva chiesto 6 mesi per Malangone e una sanzione per Expo
Il pubblico ministero di Milano Eugenio Fusco aveva chiesto sei mesi di reclusione per Christian Malangone, direttore generale di Expo accusato di induzione indebita nell'inchiesta sui contratti alle collaboratrici del governatore della Lombardia Roberto Maroni. Malangone, direttore generale di Expo Spa, aveva optato per farsi giudicare con rito abbreviato, procedimento che comporta lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna. Il pm Fusco aveva anche chiesto che la società Expo venisse condannata a una sanzione di 300mila euro per effetto della legge 231, che individua la responsabilità degli enti per i reati commessi dai propri dipendenti.
Maroni a processo il primo dicembre
Al centro del procedimento ci sono i contratti di collaborazione di Mara Carluccio e Maria Grazia Paturzo, due ex collaboratrici di Maroni ai tempi in cui era ministro dell'Interno. Carluccio avrebbe ottenuto, indebitamente su pressioni di Maroni secondo l'accusa, un contratto con Eupolis, società partecipata dalla Regione Lombardia. Per quanto riguarda Maria Grazia Paturzo, invece, con cui Maroni secondo il pm era legato da una relazione affettiva, il governatore avrebbe fatto pressioni sulla società Expo per inserirla nello staff di un viaggio istituzionale a Tokyo. Il governatore, accusato in induzione indebita e turbata libertà nella scelta dei contraenti, sarà processato con rito immediato il prossimo primo dicembre.
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