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"Erano due anni che aspettavo questo momento, la serata di venerdì segna una svolta storica. Il Movimento 5 Stelle è partito da Bologna, e da Bologna partirà il suo superamento". Aveva gli occhi che brillavano Giovanni Favia, l'altra sera, al centro civico Borgatti. Al debutto di "Laboratorio Bologna", la nuova casa di delusi e scontenti a 5 Stelle, c'erano una cinquantina di persone.

In prima fila, tutti gli espulsi illustri, dal consigliere di quartiere Michele Onofri, alla senatrice Adele Gambaro, passando per la consigliera comunale Federica Salsi. "È la partenza di una nuova base di lavoro su Bologna  commenta lei  c'è molta voglia di ripartire". Mentre Favia pensa già alla prossima tornata elettorale: "Siamo appena partiti, possiamo fare grandi cose. L'opposizione in consiglio è inesistente, credo ci sia bisogno una lista civica a Bologna per le prossime elezioni, ma c'è tempo". Il lavoro, spiega Onofri, ricalcherà quello "Laboratorio Navile", il forum in cui lavorano già da mesi i grillini fuoriusciti del quartiere.

"Vogliamo ampliare il nostro raggio di azione, perché i problemi del Navile sono i problemi di Bologna". Per l'ex responsabile dell'assemblea, Andrea Cabassi: "Ci sono sicuramente delle ferite da rimarginare ma tanto da costruire, senza polemiche ma guardando avanti al futuro". Di futuro, programma e progetti i membri di "Laboratorio Bologna" discuteranno in rete, in maniera assembleare, sul sito forum. bolognainmovimento. org. "Come nel Movimento delle origini".