venerdì 6 giugno 2014

Riceviamo e pubblichiamo.

Gli ex grillini tutti insieme per le amministrative

Domenica a Roma l’assemblea degli espulsi e dei delusi. Obiettivo: ripartire dagli ideali del M5S delle origini. Guardando alle elezioni del prossimo anno

DI PAOLO FANTAUZZI

Gli ex grillini tutti insieme per le amministrative
Giovanni Favia
Rilanciare l’idea della democrazia diretta e partecipata “tradita” da Grillo e Casaleggio. E riconquistare tutta quella fascia di delusi dalla “deriva autoritaria” del M5S. Si preannuncia come un grande ritrovo di ex, l’appuntamento che domenica a Roma (al FusoLab 2.0) vedrà riuniti tutti insieme gli eletti e gli attivisti con un passato nel Movimento cinque stelle: espulsi della prima ora accanto a semplici reduci dei meetup, fino all’ultima pattuglia di senatori cacciati dal gruppo a Palazzo Madama.

A chiamarli a raccolta, non a caso, è stato l’ormai ex consigliere comunale di Ferrara Valentino Tavolazzi, il primo epuratodal blog nel marzo 2012 per una convention di attivisti organizzata a Rimini. Da un anno Tavolazzi ha lanciato Dim,Democrazia in movimento («qualche centinaio di iscritti fra Milano, Bologna, Roma e Palermo» assicura) e adesso sta cercando di fare rete in tutta Italia con le varie realtà, spesso assai esigue, sorte nel corso del tempo.

«Molti gruppi, non solo provenienti dai Cinque stelle, stanno lavorando per strade diverse all’idea della democrazia diretta e partecipata» spiega. «Noi vogliamo metterci tutti intorno a un tavolo per provare a dar vita a una federazione di liste civiche che possa avere come sbocco un movimento nazionale. A cominciare dalle regionali dell’anno prossimo».

Volutamente pochi i punti da cui partire, per una assemblea che (in ossequio alla trasparenza) sarà trasmessa in streaming sul sito di Dim: niente leader né professionisti della politica, partecipazione diretta dei cittadini, impegno nelle istituzioni inteso come servizio civile. «Insomma, far rivivere il sogno politico apparso col Movimento cinque stelle e poi miseramente fallito a causa del tradimento operato da Grillo e Casaleggio» chiosa Tavolazzi.

Come che sia, malgrado il momento di difficoltà attraversato dal M5S, di certo la strada è in salita. E qualche discussione non è mancata: alcuni temono infatti che l’intenzione di Dim sia quella di cannibalizzare gli altri gruppi. «Noi abbiamo solo organizzato l’evento ma non abbiamo egemonie di inclusione o annessione» assicura l’ex consigliere.

Fra quelli che hanno assicurato la loro partecipazione, ci sono altri volti noti del Cinque stelle che fu. Come Federica Salsi, la consigliera comunale di Bologna cacciata per aver partecipato a Ballarò prima che Grillo sdoganasse il piccolo schermo e finisse perfino ospite di Bruno Vespa. Nei mesi scorsi, in opposizione all’“Uno vale uno” del M5S, ha lanciato “Uno vale tanto ” insieme - fra gli altri - a Serenella Monti, candidata sindaco a Roma nel 2008 e fuoriuscita poco dopo. “La presenza di Grillo è troppo vincolante e attorno a lui c’è solo lo staff della Casaleggio ” disse all’Espresso nel 2011, in tempi non sospetti. E oggi commenta: “ Sono stata come Cassandra ”.

Dal capoluogo emiliano arriva anche “ Laboratorio Bologna ”, l’idea di lista civica (in vista delle comunali del 2016) che vede fra i protagonisti il consigliere regionale Giovanni Favia,espulso a fine 2012 a seguito di un fuori onda in cui lamentava la mancanza di democrazia nel Movimento, poi candidato alla Camera con Rivoluzione civile e transitato in Azione civile, il movimento lanciato da Antonino Ingroia dopo il flop elettorale. Alla prima uscita, un’assemblea pubblica tenuta la scorsa settimana, i partecipanti sono stati una cinquantina, per lo più ex attivisti e consiglieri di quartiere fuoriusciti. Intanto l’operazione, cui partecipa anche la Salsi, ha incassato l’adesione di Adele Gambaro, la senatrice espulsa a giugno 2013 (stavolta con votazione sul blog ) dopo un’intervista in cui addebitava a Grillo il cattivo risultato ottenuto alle amministrative.


«La riconquista del “vero” Movimento cinque stelle ripartirà da Bologna, dove tutto è iniziato» si dice convinto Favia. «Il M5S senza Grillo e Casaleggio non potrà mai esistere, perché si fonda sul marketing politico basato sul populismo e sul culto della personalità. Noi volevamo creare qualcosa che credesse all’intelligenza cittadino e non parlasse solo alla sua pancia ma così non è stato. E l’intenzione di allearsi con Farage la dice lunga: se i due fondatori sono di destra, il Movimento non può essere a sinistra».

In rappresentanza dei senatori espulsi , che a Palazzo Madama hanno formato la componente “Italia lavori in corso” all’interno del gruppo Misto, ci sarà invece FrancescoCampanella, convinto che «ormai nel Movimento cinque stelle si fa solo diffusione del verbo di Grillo e non si partecipa più alle decisioni».

Ma il nome più pesante che dovrebbe presentarsi all’appuntamento di domenica è quello di Antonino Ingroia. Una partecipazione che lo ha costretto a precisare che Azione Civile è impegnata a strutturare in partito la lista Tsipras, lavoro “che ha come cardine l'apertura verso tutte le esperienze che hanno contenuti compatibili”.

Insomma, l’appuntamento coi “grilli” rossi è rimandato. Almeno per ora.

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