Le confessioni di Iovine: "Saviano e Capacchione erano in pericolo"
Il pentito parla del suo rapporto con Michele Santonastaso, il penalista tuttora agli arresti con l'accusa di collusioni con la camorra
"Sono certo che se avessi avuto bisogno di lui per qualsiasi cosa estranea al rapporto cliente avvocato - dice Iovine parlando di Santonastaso - egli si è reso disponibile. Convinzione che ho tratto proprio dal fatto che si era mostrato disponibile ad aggiustare i processi cui ho fatto riferimento". Il verbale, sottoscritto il 28 maggio davanti al pm Antonello Ardituro coordinato dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, è pieno di omissis ed è stato depositato agli atti del processo che vede Santonastaso imputato di minacce insieme a Iovine e al boss Francesco Bidognetti per l'istanza letta in aula. Per questo episodio, il pm Ardituro ha chiesto l'assoluzione di Iovine che, a verbale, ribadisce di non aver voluto minacciare nessuno.
"Io non so se l'avvocato Santonastaso si rendeva conto di quanto fosse pericoloso discutere con Bidognetti di queste cose che avrebbero potuto, per l'indole di Bidognetti, scatenare davvero una reazione pericolosa per Roberto Saviano e per Rosaria Capacchione".
Nell'interrogatorio, Iovine si riferisce all'istanza di remissione avanzata dai due avvocati nel corso del processo d'appello "Spartacus". L'ex capo clan definisce Bidognetti "un vero mafioso, persona spietata".
Intanto la seconda sezione civile della Corte d'Appello di Milano ha confermato la condanna per diffamazione di Saviano, che dovrà a risarcire con 30mila euro una persona citata in "Gomorra". I legali dello scrittore potranno ore proporre ricorso in Corte di Cassazione.
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